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Gli alfabetizzatori dell’Honduras di ritorno in Cuba
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11 luglio '09 - A.I.Leyva www.granma.cu
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24 ore dopo il primo arrivo di alfabetizzatori cubani, che stavano compiendo missioni internazionaliste in Honduras, sono tornati in Patria tutti gli altri integranti della brigata ai quali il governo di fatto ha impedito di continuare l’esercizio del lavoro educativo.
Nei momenti più tesi abbiamo garantito la comunicazione costante dei brigatisti con le famiglie in Cuba, ha detto a Granma la direttrice delle Relazioni Internazionali del Ministero dell’Educazione, Victoria Arencibia Sosa.
Ramón Lamorú, a nome di tutti gli integranti della brigata, ha dichiarato che questo ritorno a casa è solamente una parentesi nel nobile lavoro di lottare contro l’analfabetismo.
Uno dei dieci collaboratori dello sport, Ariel Díaz, ha raccontato lo stress vissuto nella ritirata, durante la quale alcuni compagni sono stati bloccati alla frontiera.
Al ricevimento erano presenti i vice ministri Rolando Forneiro e Orlando Requeijo Gual, del Ministero d’Educazione e del Commercio Estero e gli Investimenti Stranieri, rispettivamente, e Roberto León Richard, vicepresidente del INDER.
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I cooperanti delle missioni in Honduras sono tornati a Cuba |
10 luglio '09 - A.I.Leyva www.granma.cu |
Una brigata con più di 80 collaboratori cubani provenienti dall’ Honduras è giunta a Cuba per via degli ostacoli imposti dal governo di fatto di questo paese per il disimpegno delle loro funzioni, ha spiegato, al loro ricevimento Ena Elsa Velázquez, ministra d’Educazione.
Sappiamo che hanno corso forti pericoli e percorso lunghe distanze durante l’evacuazione e non hanno certamente disonorato il loro abituale comportamento eroico e degno”, ha sottolineato la ministra, parando ai numerosi maestri e agli specialisti dell’INDER e del MINAZ, che ha definito simboli del legato dei nostri leader storici.
A nome degli assessori, l’insegnante Daysi Herrera Pérez ha dichiarato che sono pronti a ritornare per terminare la missione che stavano realizzando e portare il pane del sapere in tutti gli angoli della patria honduregna, perchè il popolo se lo merita.
“Assicuriamo a Fidel, a Raúl e al Partito che non abbiamo mai perso la calma, siamo rimasti fermi e disposti a lavorare, ponendo il nome della nostra Patria nel più alto delle montagne dell’Honduras”, ha aggiunto.
La disciplina e l’impegno di questi cooperanti testimoni degli 11 giorni nefasti vissuti dopo dall’Honduras il sequestro del presidente Manuel Zelaya, sono stati ratificati dalla professoressa Marta Peña Saborit, di Guantánamo, che in pochi mesi ha contribuito a far dichiarare due municipi liberi dall’analfabetismo e non si è lasciata provocare dai golpisti.
“Mel deve ritornare e anche noi ritorneremo”, ha affermato.
Pedro Carmona Díaz, di Pinar del Río, ha detto che: “Quando hanno saputo della ritirata dei cooperanti cubani, abbiamo ricevuto molte chiamate di riconoscimento per il loro lavoro e di condanna per gli usurpatori del potere. Non abbiamo mai avuto timore”, ha assicurato.
Erano presenti nell’aeroporto per riceverli, anche Orlando Requeijo Gual, vice ministro del Commercio Estero e gli Investimenti Stranieri, con Alberto Juantorena, vicepresidente dell’INDER.
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Il contributo dell’ALBA all’alfabetizzazione dell’Honduras |
24 marzo '09 - www.granma.cu
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La campagna di alfabetizzazione che porta avanti l’Honduras riceverà l’appoggio finanziario dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) e la partecipazione di esperti cubani, segnala oggi la stampa locale.
Il ministro dell’Educazione, Marlon Brevè, ha precisato che la donazione venezuelana permetterà di completare i fondi necessari per portare avanti la decisiva battaglia educativa, con l’obiettivo di dichiarare l’Honduras paese libero dall’analfabetismo nel gennaio del 2010.
Anche gli esperti cubani offrono il loro contributo a quest’importante processo, supervisionando l’utilizzo del metodo d’alfabetizzazione “Io sì che posso”, ideato dagli specialisti di Cuba.
Lo sradicamento dell’analfabetismo è uno dei principali punti del programma del presidente Manuel Zelaya Rosales e speriamo di portarlo a termine nel prossimo gennaio prima della fine del suo mandato, ha detto il Ministro.
Ci sono ancora 750mila cittadini dell’Honduras analfabeti, ma il processo d’insegnamento “marcia velocemente”, ha spiegato il funzionario, annunciando per il 17 aprile la dichiarazione ufficiale dei primi otto municipi alfabetizzati.
Durante gli ultimi 3 anni, 250mila honduregni hanno imparato a leggere e scrivere con il programma “Io sì che posso”, che ha ridotto la percentuale d’analfabetismo dal 18,5 al 16%.
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