Quasi 300 spagnoli alfabetizzati
 

con il metodo cubano

 

 

22 dicembre '09 - Eduardo Rodriguez-Baz www.granma.cu (PL)

 

300 persone della città spagnola di Siviglia hanno imparato a leggere e a scrivere da quando ha cominciato ad applicarsi nella regione della comunità autonoma d’Andalusia il programma cubano di alfabetizzazione Io,sì posso. Questo fine settimana, 200 persone di Siviglia di diverse età hanno smesso di essere analfabete attraverso il noto metodo di apprendimento dell’Isola caraibica, che ha già permesso a circa 4 milioni di persone di una trentina di paesi di abbandonare una tale condizione.

 

Si è trattato della seconda laurea nella suddetta città anadalusa, con una popolazione di quasi 700mila abitanti e dove si stima che esistano 35mila analfabeti, tra gli assoluti e i funzionali, stando ai calcoli officiali.

 

A metà del corrente anno hanno ricevuto il proprio diploma i primi 50 alfabetizzati grazie a questa innovativa tecnica creata nel 2003 su richiesta del leader della Rivoluzione Cubana Fidel Castro, con l’obiettivo di eliminare, in un primo momento, la piaga dell’analfabetismo nel Terzo Mondo.

 

La versione del Io, sì posso per la città di Siviglia è cominciata in via sperimentale a settembre, dopo una prima tappa pilota nella quale si sono laureati i 50 menzionati.

 

Questa seconda consegna di diplomi, celebrata nel Centro Sportivo di Pino Montano, è stata presieduta dall’Ambasciatore di Cuba in Spagna, Alejandro González Galiano, ed è stata rallegrata dalla presenza della compagnia di teatro infantile La Colmenita, in tour in Andalusia.

 

Il famoso gruppo teatrale dell’isola caraibica ha diretto la conduzione dell’emotiva cerimonia assieme a La Colmenita di Siviglia, una dimostrazione in più di solidarietà internazionalista della nazione caraibica in materia di educazione.

 

All’atto al quale hanno assistito centinaia di persone, sono stati molti i complimenti spesi per questo programma, che ostenta, tra gli altri, il premio Rey Sejong concesso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.

 

González Galiano ha espresso la sua soddisfazione rispetto al fatto che un metodo educativo concepito nel suo paese contribuisca a combattere il flagello dell’analfabetismo nella città.

 

Ha approfittato dell’occasione per ringraziare la solidarietà del popolo spagnolo con Cuba, e in speciale quella di Siviglia.

 

Nel suo turno, il Primo Vice-sindaco, Antonio Rodrigo Torrijos, si è dispiaciuto che in pieno XXI secolo una località come la capitale andalusa, ubicata nel cosiddetto Primo Mondo, abbia una popolazione di 35 mila analfabeti.

 

Carlos Vázquez, primo vicepresidente della Fondazione Di Siviglia incaricata di sviluppare il programma, ha affermato che le autorità non cesseranno in questa battaglia fino a che resti un analfabeta nella città e che continueranno a contare con l’appoggio irremovibile di Cuba.