Cuba è campionessa di solidarietà e
 

umanesimo ha dichiarato Rafael Correa

 

9 dicembre 2009 - Anneris Ivette Leyva García  www.granma.cu

 

Dopo mesi d’investigazioni - genetica e psicosociale -  svolte in un terzo del territorio ecuadoriano, i 192 collaboratori che integrano la Missione Solidale  Manuela Espejo, sono tornati in Patria per celebrare, con i familiari ed il popolo ingenerale il 51º anniversario del trionfo della Rivoluzione.

 

Poco prima di partire, dopo aver studiato gli handicap di 78000 persone e visitato circa 380000 case, dove sono state eseguiteFoto: Otmaro Rodríguez visite di neurofisiologia, psicologia, angiologia e otorinolaringoiatria , i medici cubani hanno ricevuto il ringraziamento del popolo e del governo dell’Ecuador, il cui presidente, Rafael Correa, ha definito l’Isola come “la campionessa della solidarietà e dell’ umanesimo”.

 

Hilda Hernández Madera, funzionaria del Ministero di Salute Pubblica con l’incarico di disegnare nuove strategie ed esprimere teorie che consolidino lo studio, ha valutato l’opportunità d’integrare questa brigata come un dottorato dei principi di etica e di umanesimo ed ha assicurato a Fidel, a Raúl e alle autorità della salute, che in così difficili condizioni geografiche e climatiche è apparsa ben evidente la continuità della Rivoluzione.

 

“Nessuna difficoltà ha fermato il lavoro degli specialisti cubani”, ha detto Marcia Cobas, vice ministra del MINSAP, che ha fatto i suoi complimenti alla Brigata per i suoi risultati ed ha riaffermato che in questi si materializza la missione dell’ALBA, che si basa nei valori della solidarietà inculcati da Fidel e da Raúl e che non conosce frontiere.

 

L’Ecuador annuncia “l’Operazione

Risposta” di aiuto ai disabili

 

23 novembre 2009 - www.granma.cu (PL)

La vice-Presidenza dell’Ecuador ha ieri ultimato i dettagli per dare inizio a “l’Operazione Risposta”, con consegna di aiuti tecnici ed esecuzione dei programmi integrali di assistenza alle persone identificate disabili.

 

Questa operazione è la continuazione del lavoro realizzato dalla Missione Solidaria “Manuela Espejo”, composta da medici e specialisti cubani ed ecuadoriani, che hanno realizzato un primo studio bio-psico-sociale, clinico e medico e che hanno identificato 73 mila 919 portatori di handicap.

 

Fino al 17 novembre, le brigate di medici che compongono la Missione hanno visitato 358 mila 51 case di zone urbano-periferiche e rurali della provincia di Cotopaxi, Imbabura, Carchi, Esmeraldas, Napo, Orellana, Sucumbíos e una parte di Los Ríos.

 

Nella fase diagnostica, i medici della Missione Solidaria “Manuela Espejo” hanno collocato e registrato geo-referenzialmente 11 mila 136 persone con distinti handicap nella provincia di Cotopaxi, nei mesi si luglio ed agosto.

 

Quella è stata la prima provincia dalla quale è cominciato lo studio, e sarà anche la prima nella quale adesso ritorneranno con aiuti tecnici per i differenti handicap nella quale si eseguiranno programmi di assistenza a distinti ministeri ed istituzioni.

 

Il vice-Presidente ecuadoriano Lenín Moreno dichiarerà ufficialmente mercoledì 25 l’inizio dell’”Operazione Risposta”, nella Piazza San Agustín della città di Latacunga, con rappresentanti di 14 ministeri ed entità statali impegnati nel progetto.

 

Lo scorso 15 ottobre, si è annunciata la donazione del Venezuela di 62 mila 809 articoli di aiuto tecnico per persone disabili, per un valore totale di 21 milioni di dollari, tra i quali sedie a rotelle, bastoni, auricolari, protesi ed altri impianti.

 

La vice-Presidenza ecuadoriana guida l’iniziativa dei ministeri e delle istituzioni a favore della disabilità con il proposito di mantenere tali politiche permanenti nei diversi campi di azione.

 

 

Estesi in tutto l’Ecuador

gli studi sugli handicap

Consegnate le bandiere alle nuove brigate della sanità

 

8 settembre 2009 - A.de la Osa www.granma.cu

 

La brigata di 62 specialisti cubani che da mese di luglio ha iniziato a Cotopaxi, in Ecuador, uno studio delle persone con handicap si incrementerà a 236, dopo la partenza di altri 174 professionisti della sanità, per estendere questa investigazione in tutta la nazione.

 

Il dottor José Ramón Balaguer, ministro di Salute Pubblica di Cuba e membro del Burò Politico del PCC, ha consegnato le bandiere agli internazionalisti in una cerimonia che si è svolta nel Centro di Preparazione Integrale della Cooperazione Cubana, a L’Avana, con la presenza di altre due Brigate, che svolgeranno le loro missioni in Venezuela e in Gabon, (Africa), con 64 e 10 professionisti rispettivamente.

 

L’investigazione che si sta realizzando in Ecuador è una ricerca attiva degli handicap auditivi, visivi, mentali, intellettuali e fisico motori  ed inoltre riguarda i pazienti con insufficienze renali croniche, che necessitano dialisi.

 

Gli specialisti in diverse discipline approfondiscono le cause di questi handicap e realizzano diagnosi delle principali necessità di questa popolazione.

 

Integrano i gruppi multi disciplinari master in consulenza genetica, laureati in psicopedagogia, genetisti clinici di altre specialità, neuro pediatri, neuro fisiologi, psicologi e otorinolaringoiatra (per gola, naso e orecchie), tra gli altri.

 

Il lavoro pilota realizzato nella provincia di Cotopaxi, situata nel settore centro-settentrionale del paese, con più di  400000 abitanti, ha diagnosticato la presenza di 11136 persone con distinti tipi di handicap.

 

Dopo gli interventi di vari internazionalisti, che hanno ratificato la loro fedeltà ai principi etici ed umani della Rivoluzione, Balaguer ha segnalato che: “La forza dell’azione della sanità non è solo medica, ma è integratrice dei nostri popoli e genera veri sentimenti di solidarietà e fraternità”.

 

La vice ministra Marcia Cobas ha indicato che è appena terminato lo studio nella provincia di Caché, con 152000 abitanti, ubicata alla frontiera dell’ Ecuador con la Colombia, dove sono state studiate circa 4200 persone handicappate e sono state visitate circa 19000 case.

 

Inoltre sono iniziati gli studi a  Esmeraldas, nel nordovest del paese, con più di 400000 abitanti, in una provincia in cui opereranno gli integranti della brigata di rinforzo.