APPELLO DELL’UPEC
nella lotta per riportarli a casa
La Dichiarazione dei contadini cubani, dopo la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti
|
23 giugno '09 - www.granma.cu
|
|
Noi contadini, come parte del popolo, condanniamo energicamente il rifiuto della Corte Suprema di Giustizia degli Stati Uniti di non considerare l’appello dei Cinque antiterroristi cubani, reclusi da più di dieci anni nelle prigioni nordamericane.
La Corte Suprema di Giustizia ha obbedito alla petizione del governo nordamericano ed ha ignorato il richiamo mondiale senza precedenti di 10 Premi Nobel, giuristi, parlamentari, organizzazioni dei diritti umani, che hanno apportato solidi argomenti a favore dell’appello, basandosi strettamente e in assoluto rispetto delle leggi degli Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti è divenuto un ostaggio di una retrograda e reazionaria politica anticubana che è la bandiera della mafia cubano - americana del sud della Florida.
L’impero scarica sui Cinque Eroi antiterroristi la sua impotenza e la sua incapacità, accumulate da decine di amministrazioni yankee impegnate a cercare di distruggere la Rivoluzione cubana.
A Gerardo, Fernando, Ramón, Antonio e René sono state negate le garanzie di un processo giusto e le loro condanne sono un’aberrazione giuridica.
Indigna sapere che mentre l’amministrazione di Obama nega la libertà a Cinque combattenti antiterroristi, il suo governo, in maniera irresponsabile, non processa Luis Posada Carriles nella sua condizione di terrorista internazionale radicato nel territorio statunitense, un terrorista che è sempre attivo, com’è stato dimostrato con la sua recente partecipazione al frustrato piano di tentativo d’assassinio del presidente Hugo Chávez Frías.
Gli integranti del Comitato Nazionale della ANAP, come rappresentanti di tutte le famiglie cooperativiste e contadine, reiteriamo ai nostri Cinque Eroi ingiustamente reclusi, che uniti al nostro popolo e agli uomini e le donne di buona volontà di tutto il mondo, continueremo a lottare per far sì che ritornino vittoriosi nella loro Patria, grata a questi figli onesti e patrioti.
Non cederemo nemmeno un istante nella lotta per riportarli a casa e nello stesso tempo rafforzeremo i nostri sforzi per rendere più efficienti i frutti del lavoro creatore dei contadini e dei cooperativisti, degno tributo all’opera rivoluzionaria che i Cinque difendono dalle loro prigioni.
Dobbiamo quello che siamo all’unità, e uniti, tutti continueremo a lottare, sicuri della vittoria.
L’alternativa è lottare e resistere e la sola opzione è la vittoria, coronata con il ritorno dei nostri Cinque Eroi, prigionieri dell’impero.
Patria o Morte,
Vinceremo
|