Libertà per gli antiterroristi

e carcere per i terroristi

Condannato il rifiuto della Corte Suprema degli Stati Uniti
di rivedere il caso dei Cinque antiterroristi cubani ingiustamente prigionieri nelle carceri statunitensi

 

 

26 giugno '09 - www.granma.cu

 

 

Lunedì 15 giugno scorso, abbiamo appreso con indignazione che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto la richiesta di revisione dell'appello dei nostri Cinque lottatori antiterroristi.

 

Per prima volta nella storia della giurisprudenza di questo paese, la massima istanza di giustizia degli USA, ha disposto di testi argomentati, a suffragio della richiesta di revisione del caso, sottoscritti da dieci premi Nobel e da oltre 800 personalità, concordi in un reclamo universale di giustizia.

 

Il 6 di marzo scorso, oltre 1500 colleghi e personalità politiche di quasi tutto il mondo, riuniti all’Avana, in occasione del XI Incontro degli Economisti sulla Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo, hanno sottoscritto una lettera al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, chiedendo:

 

«...in consonanza con la vocazione universale che La anima, interceda per la liberazione di cinque cubani che scontano lunghe condanne di prigione nel suo paese, senza aver trasgredito la sicurezza interna degli Stati Uniti; solo per difendere la pace della loro rispettabile patria, tanto necessaria come quella della grande nazione che Lei rappresenta (...) Con tal nobile gesto, signore Presidente, si collocherebbe al di sopra degli intestini e meschini interessi della politica minuta, che non hanno nulla a vedere con i principi etici che hanno guidato la sua vita».

 

Davanti all'ignominia della Corte Suprema, riprendiamo le richieste di quel testo per seguire sommando voci alla nostra protesta, per seguire sommando indignati alla nostra indignazione, affinché il presidente affinché il Presidente degli Stati Uniti si degni di risponderci con un elementare gesto di stima per la giustizia.

 

Chiediamo la sua attenzione su questa vergognosa sentenza e che faccia giustizia. E questa richiesta sarà la nostra indomabile bandiera di lotta in qualsiasi scenario in cui si ascolti la voce di un economista o di un contabile cubano e di molti dei nostri colleghi latinoamericani.

 

Il mondo vive oggi nel mezzo di due problemi che colpiscono la sicurezza dell'umanità, la profonda Crisi Economica del Capitalismo ed il flagello del terrorismo. Presidente Obama, rispetto alla Crisi Economica del capitalismo, non pochi specialisti sono scettici sull'efficacia delle sue politiche economiche, non basta la volontà.

 

Tuttavia, Lei. ha sì nelle sue mani la possibilità di mostrare al mondo che le politiche di doppia morale nella lotta di contro il terrorismo sono finite, Lei ha la possibilità di ritirare la patente da corso che per oltre 50 anni è stata concessa alla mafia cubano americana per le sue azioni terroristiche contro Cuba, Stati Uniti ed altri nazioni: Liberi immediatamente i cinque cubani lottatori antiterroristi, metta fine all'impunibilità di cui ha fruito il terrorista internazionale radicato nel suo paese Luis Posada Carriles.

 

Giustizia è libera per gli antiterroristi e carcere per i terroristi.

 

 

ASSOCIAZIONE DEGLI ECONOMISTI E CONTABILI DI CUBA