Indimenticabile Antonio Gades

I Cinque aderiscono all’omaggio postumo al grande ballerino 

 

 

2 marzo '09 - www.granma.cu

 

 

I Cinque Eroi antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti si sono uniti all'omaggio al famoso ballerino e coreografo spagnolo Antonio Gades, celebrato a Madrid, con un messaggio inviato dalle loro famiglie. 

 

L’adesione all’omaggio postumo al ballerino di flamenco è giunta con un messaggio indirizzato al Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE), organizzatore della cerimonia e nel quale ha militato Gades, morto nel 2004, i cui resti mortali riposano in Cuba. 

 

Il messaggio è stato inviato a nome di Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Renè Gonzalez, Gerardo Hernandez e Fernando Gonzalez, prigionieri nelle carceri nordamericane dal 1998 per aver ostacolato le azioni di terrorismo organizzate  dei gruppi controrivoluzionari nella Florida.  

 

“Stiamo compiendo il più sacro dei doveri in memoria di Antonio Gades, un uomo impegnato che da bambino ha conosciuto il sacrificio del lavoro e della necessità, che ha saputo usare la danza come forma d’impegno con la sua classe sociale e con la sua cultura”, si legge nel messaggio che sottolinea che il ballerino è stato un fedele amico della Rivoluzione Cubana, degnamente decorato con l'Ordine Josè Martì, le cui ceneri sono state sepolte nel Mausoleo degli Eroi del Secondo Fronte, vicino a Santiago di Cuba. 

 

“Gades è stato un uomo sensibile, che ha sofferto per l'ingiusta reclusione dei nostri familiari, Cinque uomini che hanno agito contro il terrorismo e che ancora oggi sono crudelmente e ingiustamente reclusi, da ben dieci anni ”. 

 

Il messaggio si legge  nel sito Internet del PCPE e denuncia anche le violazioni dei  più elementari diritti dei Cinque e delle loro famiglie sofferti ogni giorno, soprattutto per i crudeli ritardi nella concessione dei visti per le visite,  un atteggiamento utilizzato per cercare di piegarli. A due mogli di questi Patrioti i visti sono sempre stati negati, sin dal momento dell’arresto avvenuto a Miami dove si erano infiltrati nei gruppi dei terroristi per prevenirne le azioni. 

 

Il processo ora si trova in un momento d’enorme importanza, in attesa della decisione della Corte Suprema che stabilirà se analizzare, o meno, il caso.

 

“Oggi, con forze rinnovate, continuiamo la nostra battaglia con l’appoggio di molti fratelli e sorelle che si sommano - quando conoscono la verità - al nostro appello di giustizia, in tutto il mondo”,dice ancora il messaggio.