Gli USA devono eliminare le accuse contro i Cinque Il II Incontro di Solidarietà coni Cinque |
13 aprile '09 - L.A.Sosa www.granma.cu
|
I delegati al IIº Incontro Giovanile Internazionale di Solidarietà con i Cinque Eroi hanno reclamato al governo degli Stati Uniti e al suo presidente Barack Obama, l’eliminazione di tutte le accuse contro i Cinque prigionieri politici dell’impero.
Nella Dichiarazione Finale dell’incontro i giovani hanno domandato che si smettano le sistematiche e reiterate violazioni dei diritti umani che si commettono contro i Cinque ed i loro familiari; hanno reclamato la disattivazione dei gruppi e delle organizzazioni terroristiche che radicano nel territorio statunitense e che i tribunali di questa nazionale giudichino Luis Posada Carriles come terrorista, o che il criminale venga estradato in Venezuela.
I partecipanti hanno organizzato un piano di azioni che include la divulgazione e l’attualizzazione del caso, per smontare le campagne di menzogne; di creare una rete di distribuzione delle informazioni da far giungere nelle università, nei centro di studi ed in altri settori giovanili sul caso dei Cinque; promuovere seminari, fori di discussione con qualsiasi scenario possibile; contattare corrispondenti e mezzi di stampa nordamericani. Promuovere l’inclusione del tema negli eventi giovanili internazionali, regionali ed internazionali; intensificare l’invio di lettere di protesta alle ambasciate degli USA di ogni paese; stabilire contatti personalizzati con organizzazioni giovanili nordamericane che possano divulgare il caso o influire sull’opinione pubblica.
Alla chiusura, che si è svolta nel Centro delle Convenzioni di Coljimar, hanno partecipato Jorge Martí, capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del PCC, molti familiari dei Cinque Eroi e dirigenti del Comitato Nazionale della UJC e delle organizzazioni studentesche cubane.
Come parte dell’incontro, nel Monte delle Bandiere è stato presentato il Tribunale dei Giovani contro il Terrorismo, che ha condannato il governo nordamericano come massimo esponente di questo flagello, per la sua politica criminale, che ha provocato la morte di migliaia di persone in tutto il pianeta.
|
I giovani del mondo stanno con i Cinque
|
12 aprile '09 -L.A.Sosa www.granma.cu
|
Influire sul governo di Barack Obama, che può annullare l’ingiustizia con un semplice colpo di penna, è uno degli obiettivi essenziali del Movimento di Solidarietà con i Cinque cubani, reclusi ingiustamente negli Stati Uniti.
Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, ha ricordato lunedì 11, durante il II Incontro Giovanile Internazionale di Solidarietà con i Cinque, che Obama può, con una sola firma, garantire la liberazione di Gerardo, Fernando, Ramón, Antonio e René.
Alarcón inoltre ha detto che nella misura in cui i grande media nordamericani diffondono le notizie sul caso, sempre più persone conosceranno le irregolarità del processo e si potrà attuare in maniera efficace sulle autorità degli USA.
Inoltre ha suggerito d’usare sempre più documento di “Amici della Corte”, che avallano la richiesta presentata dalla difesa presso il Tribunale Supremo, per far sì che accetti il caso.
Mai nella storia degli Stati Uniti erano state presentate tante petizioni, ma la grande stampa ha ignorato anche questo.
Durante l’incontro che si sta svolgendo nel Centro delle Convenzioni di Cojímar, i giovani di 40 paesi hanno dichiarato il loro appoggio alla causa dei Cinque Patrioti antiterroristi ed hanno reclamato la loro pronta liberazione.
Erano presenti Jorge Martí, capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito, Julio Martínez, primo segretario del Comitato Nazionale della UJC, Kenia Serrano, presidentessa dell’ICAP, e diversi familiari dei Cinque Eroi prigionieri politici dell’impero.
|