Un altro anno lontano

da L’Avana  

9 giugno '09 - D.F.Mexidor www.granma.cu

Dice di sentirsi, nonostante l’ambiente ostile e orribile del carcere, l’uomo più fortunato del mondo, perchè la sua solitudine non è mai stata tanto affollata, per tutta la solidarietà che lo accompagna.

Confessa ad ogni istante che Cuba avrà sempre una voce ed un uomo che la difende in qualsiasi circostanza, anche “se mi dovesse costare la vita stessa” ed ha saputo dimostrarlo a colpi di resistenza, dignità e principi fermissimi.

Ramón uno dei Cinque , oggi compie 46 anni.

“È nato il 9 giugno del 1963 e pesava quattro chili, se non mi ricordo male”, dice suo padre Holmes, ma anche oggi come in tanti compleanni precedenti, è lontano da casa, perchè la giustizia negli Stati Uniti è bendata.

In casa si preparano per la visita che gli faranno in Kentucky. Una volta là l’incontro sarà lo stesso: nella fredda prigione, con gli innumerevoli controlli, il salone impersonale, il timbro sulla pelle.

Lizbeth, la figlia minore, in un’ occasione, a  sei anni solamente, aveva fatto un disegno con i suoi tratti infantili, dove si vedeva una famiglia incompleta dietro a un mucchio di sbarre.

“Ma dov’è papà nel disegno?”, le avevano chiesto, e lei rispose: “Papà lo hanno portato via”, e questo che tu hai sulla mano che cos’è : “È il timbro”.

La bambina aveva fissato in questo modo l’ambiente dove ha dovuto vedere suo padre.

Elizabeth, la moglie, guarda l’ultima foto della visita più recente.

Per la famiglia ci sarà un 9 giugno felice solo quando Ramón sarà ritornato. Elizabeth spera che si accenda davvero la luce della giustizia e lo stesso Rámon ha detto : “Ho dovuto marciare perchè vi amo voi e tutti, ma ritornerò non ne dubitate e recupereremo tutta la mia assenza”.

Intanto c’è un’alba nuova là in Kentucky, molto lontano da L’Avana.