Il silenzio della stampa
in USA sui Cinque Eroi |
25 febbraio '09 - www.granma.cu
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L'avvocato nordamericano Decano Hubbard ha criticato severamente il silenzio dei grandi monopoli dell'informazione sul caso dei Cinque Eroi antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti.
Un’intervista appena diffusa dal settimanale cubano “Trabajadores”, rivela che Hubbard, pur se in forma indiretta, critica fortemente la lapidaria conclusione del giornalista polacco Ryszard Kaspuscinsky, che sostiene: “In una democrazia contemporanea quel che non si conosce attraverso i mezzi di comunicazione, non esiste”.
“Le multinazionali della stampa, per non far esistere il caso dei Cinque, non pubblicano una parola su questa causa, che è già arrivata alla Corte Suprema degli Stati Uniti, ha affermato ancora Hubbard.
Il professore d’Economia Politica dell'Università di Sheffield, nel nord dell'Inghilterra, Steve Ludlam, ha segnalato che la campagna di solidarietà con i Cinque prigionieri politici cresce nel suo paese nonostante il muro di silenzio della grande stampa britannica.
I giornali e le riviste sindacali della Gran Bretagna, ha affermato, stanno sviluppando un buon lavoro per la diffusione del manipolato processo dei Cinque cubani reclusi ingiustamente da più di dieci anni, Renè Gonzalez, Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez.
I due intellettuali coincidono nel sostenere che è un impegno etico l’appoggio a questa causa per la liberazione di questi patrioti, come lo è la condanna della doppia morale di Washington per la lotta contro il terrorismo.
I Cinque sono stati arrestati nel 1998 perchè raccoglievano informazioni destinate a prevenire e ad evitare azioni terroristiche contro Cuba, preservando anche la vita dei cittadini degli Stati Uniti.
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