Impediscono agli statunitensi di partecipare ad un forum interattivo
Alicia Jrapko denuncia che un messaggio di Internet Explorer |
20 maggio '09 - R.H.Martinez www.granma.cu
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Una straordinaria giornata d’appoggio alla causa dei Cinque è stata realizzata dagli internauti di Venezuela, Argentina, Belize, Polonia, Spagna, Danimarca, Messico, Italia, Germania e Cuba nel forum interattivo “Alzare le voci per la giustizia”, svoltosi i giorni 15 e 16 maggio nella sesta edizione dell’evento teorico Fronte Comune delle Idee, organizzato dai professionisti della stampa dell’Isola della Gioventù.
Espressioni di solidarietà con Gerardo, Ramon, Fernando, René, Antonio e i loro familiari, poemi, manifestazioni di condanna al governo nordamericano e varie proposte di lavoro congiunto sono state presentate nei messaggi ricevuti.
Mentre era in corso l’incontro, ci è sembrato strano che gli amici di Cuba negli Stati Uniti, che ci avevano aiutato alla diffusione del forum, non partecipavano.
Quando già non trovavamo una risposta logica a tutto ciò, abbiamo ricevuto questa e-mail di Alicia Jrapko, membro del Comitato Nazionale per la Liberazione dei Cinque negli Stati Uniti.
“Venerdì mattina, da Oakland, California, ero pronta a partecipare al forum, ma al voler entrare mi è apparso un messaggio che diceva “Internet Explorer cannot display the webpage” mi veniva negato l’accesso.
“Dopo vari tentativi ed una gran frustrazione, mi sono chiesta: Com’era possibile che dal paese che si considera il paladino della libertà d’espressione io non potevo partecipare insieme a persone di tutto il mondo ad un forum per fare domande e condividere esperienze? Di cosa ha paura il governo più potente del mondo, che dopo 10 anni continua a negare al popolo degli Stati Uniti il diritto di sapere chi sono i Cinque cubani detenuti negli Stati Uniti per difendere la loro patria dalle azioni terroristiche?”.
Il nemico continua ad aggiungere mattoni al muro del silenzio che ha eretto più di dieci anni fa, ma non sa che nessuno potrà impedire che le voci si alzino nuovamente contro l’ingiustizia.
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