Bolivia, oggi il primo numero del quotidiano "Cambio" |
23 gennaio '09 - www.ganma.cu (PL) |
Il quotidiano viene ad arginare la guerra mediatica contro il governo progressista di Evo Morales. Il costo è molto basso, appena 30 centesimi di dollaro e viene distribuito in tutto il paese.
Migliaia di esemplari della prima edizione del quotidiano statale "Cambio", circolano oggi per tutta la Bolivia, come misure per fare fronte alle campagne dei grandi media privati contro il governo guidato dal presidente Evo Morales.
"Aggressioni, umiliazioni e menzogne dopo menzogne di alcuni mass media ci hanno obbligati a creare questo quotidiano", ha spiegato Morales durante il lancio ufficiale nel Palazzo di Governo.
Il presidente ha spiegato che i 33 giornalisti che lavorano a "Cambio" hanno la missione di dire la verità con l’obiettivo di mantenere ben informata la società.
Leader politici e legislatori presenti alla cerimonia hanno sottolineato l’importanza del quotidiano, il cui prezzo è molto basso: 2 boliviani (30 centesimi di dollaro).
"Siamo in presenza di uno strumento educativo per la sua obiettività e trattamento della realtà", ha assicurato il ministro dell’Educazione, Roberto Aguilar, sostenendo che il nuovo quotidiano contribuirà alla formazione ed alla cultura dei cittadini.
Il portavoce del presidente, Ivan Canelas, ha spiegato che "Cambio non vuole umiliare né aggredire", solo cerca di soddisfare le attese dei cittadini.
"Abbiamo conversato con molte persone e la maggioranza coincide con la necessità di un quotidiano che non menta né tergiversi gli avvenimenti", ha aggiunto.
"Cambio" si aggiunge alla rete di emittenti Radio Patria Nuova ed al canale 7 per formare un blocco di mass media governativi d’informazione.
Dalla fine dello scorso anno Morales ha denunciato la complicità dei giornali ed emittenti televisive con i settori dell’opposizione impegnati a screditare il Governo agli occhi dell’opinione pubblica.
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