Evo Morales parteciperà ai Vertici solo se si approva la Legge Elettorale |
14 aprile '09 - www.ganma.cu (ABN) |
Il presidente della Bolivia, Evo Morales, parteciperà ai Vertici dell’ALBA (Alternativa Bolivariana per i popoli di Nuestra América) nella città venezuelana di Cumaná, e a quello delle Americhe, en Trinidad y Tobago, se si darà una soluzione alla crisi elettorale, ha informato il portavoce ufficiale, Iván Canelas.
"Il Presidente ha tutta l’intenzione di partecipare a questi impegni internazionali, prima la riunione dell’ALBA in Venezuela e poi il Vertice delle Americhe in Trinidad y Tobago", ha dichiarato Canelas alla stampa.
“Il Presidente ha però condizionato questi viaggi all’approvazione nel Congresso della Legge Elettorale Transitoria (LET), che ha già diversi giorni di ritardo”, ha aggiunto.
Morales sta trascorrendo il suo quinto giorno di sciopero della fame per ottenere l’approvazione della LET.
In un contatto telefonico, domenica scorsa, aveva annunciato a Hugo Chávez che non avrebbe partecipato alla Riunione dell’ALBA.
“Avevo un appuntamento con Lei e con molti presidenti dell’ALBA il 16, e poi nel Vertice delle Americhe, ma ho deciso di non viaggiare. La Bolivia viene prima di tutto”, ha detto Morales, che ha stabilito di non andare ai Vertici per seguire i dibattiti del Congresso, dove i legislatori dell’opposizione hanno frenato l’approvazione della Legge per un nuovo regime elettorale.
Canales ha dettagliato che è stato raccomandato ad Evo di riposare, ma che lui sta continuando con la sua agenda presidenziale: “Perhchè ama il paese”, mentre il ministro alla Sanità, Ramiro Tapia, ha informato che la salute del Presidente è stabile.
|
I presidenti di Venezuela e Nicaragua appoggiano Evo Morales |
13 aprile '09 - www.ganma.cu |
Il presidente boliviano, Evo Morales, ha ricevuto l’appoggio del suo omologo, Hugo Chávez, mentre spiegava alla televisione del paese perchè stava facendo lo sciopero della fame. Evo ha anche denunciato una possibile cospirazione per assassinarlo ed ha risposto ad una chiamata telefonica di Chávez che, da Caracas, gli ha offerto tutto il suo appoggio nella battaglia contro la destra.
“Lo sciopero della fame è un gesto dignitoso e di battaglia e tutti i popoli dell’ALBA – Alternativa Bolivariana per i popoli di Nuestra America - sono con te”, ha affermato. Anche il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha manifestato la sua solidarietà con Evo ed a sua volta gli ha telefonato da Managua, per dirgli che i nicaraguensi seguono da vicino la sua grande battaglia, come ha segenalato EFE.
Morales ha ringraziato il gesto ed ha ricordato anche la solidarietà del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro e la sua preoccupazione. Evo ha avvisato durante l’intervista rilasciata alla televisione che se gli accadrà qualcosa, a lui o al vicepresidente del paese, Álvaro García Linera, sarà opera della destra fascista ed ha sottolineato che l’opposizione dapprima ha cercato di schiacciare la sua gestione, poi ha cercato di abbatterlo con un colpo di stato ed ora cerca d’ucciderlo.
I nuovi sindacati dei contadini e degli operai si sono sommati allo sciopero della fame iniziato giovedì 9, da Evo.
Lo stesso presidente Morales ha detto che sono 1509 le persone che fanno lo sciopero della fame appoggiando la domanda che il Congresso approvi la Legge che da via libera alle elezioni politiche nel prossimo dicembre.
|