Il pericolo di un colpo di Stato

 

o della divisione del paese

 

 

22 aprile '09 - I.Rodriguez www.ganma.cu (PL)

 

     

Associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Solidarietà al Presidente Evo Morales

 

L'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, ribadendo la condanna contro qualsiasi atto di terrorismo nel mondo, esprime la propria solidarietà al Presidente Evo Morales e al popolo boliviano.

Ancora una volta, attraverso l'utilizzo di mercenari sostenuti da organizzazioni reazionarie, si cerca di impedire a un popolo di percorrere la strada che democraticamente ha scelto.

Come nel caso del popolo boliviano, anche gli altri popoli latino-americani sapranno dare una loro giusta risposta a coloro che intenderanno ricorrere a questi metodi infami.

Auspichiamo che una simile posizione, di solidarietà al popolo boliviano e di condanna alle azioni di terrorismo, venga espressa anche da tutti i Paesi partecipanti al Vertice delle Americhe in corso in questi giorni a Trinidad y Tobago.

 

La Segreteria Nazionale

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha affermato che il gruppo di terroristi e di reazionari dell’estrema destra, disarticolato la scorsa settimana, pretendeva di prendere con la violenza il potere o di dividere  alcune regioni del paese, ha segnalato AFP.

 

“Questi gruppi cercavano con la violenza di prendere il potere e se non vi fossero riusciti allora avrebbero diviso alcune regioni del paese”, ha affermato Evo Morales durante un discorso pubblico in un’unità militare a La Paz.

 

“In questa cellula ci sono gruppo stranieri e mercenari che rappresentano l’estrema destra violenta e antidemocratici contro la democrazia, contro l’integrità del territorio nazionale e cercando di uccidere le autorità”, ha spiegato ancora  Morales che ha reiterato che il gruppo  boliviano - croato -  ungherese con  un irlandese, aveva progettato l’assassinio di lui stesso, il presidente, tra i vari piani.

 

Il vicepresidente Álvaro García ha segnalato che sono stati identificati degli imprenditori di Santa Cruz che apportavano risorse economiche a questo gruppo terrorista, mentre il ministro di Governo, Alfredo Rada, ha definito "ultranazionalisti e separatisti" del dipartimento (a est) i promotori del complotto.