Storica marcia di Evo

Morales a Santa Cruz 

 

23 novembre '09 -  Pablo Osoria Ramírez www.granma.cu (PL)

     

 

Storica, è stata definita  la marcia guidata dal presidente boliviano, Evo Morales, nelle circoscrizioni di questa regione orientale, come parte del suo lavoro di proselitismo in vista delle elezioni politiche del dicembre prossimo.

 

Migliaia di persone, tra militanti del MAS, il Movimento al Socialismo governativo ed i simpatizzanti, hanno riempito le strade e percorso con Evo  comunità mai visitate prima dalla più alta autorità del Governo.

 

“Un presidente dev’essere così e deve venire a vedere con i suoi occhi i quartieri, per apprezzare come vive la popolazione! Vivo qui da 15 anni ed è la prima volta che un capo di Stato ci visita. Per questo voterò per Evo Morales!” ha detto una cittadina. 

 

Le concentrazioni in attesa del passaggio della carovana presidenziale sono state una mostra del successo  che ci  si aspetta nelle urne, anche se Morales  suggerisce di non smettere spiegare al popolo l’importanza di queste votazioni, per consolidare il cambio iniziato nel gennaio del 2006.

 

Da un trattore, il mezzo usato in quasi tutto il suo percorso, Evo ha ricevuto molte espressioni d’appoggio  dalla popolazione di questo territorio, bastione dell’opposizione.

 

Dalle porte delle case e dalle macchine, i cittadini salutavano il passaggio di Morales, accompagnato dai candidati a deputato e senatore per il MAS, nella nuova Assemblea Legislativa Plurinazionale.

 

La marcia, com’era previsto, è stata pacifica e di festa democratica, in forte contrasto con le azioni violente generate lo scorso fine settimana da gruppi dell’opposizione che avevano attaccato una manifestazione di seguaci di questo movimento politico.

 

A Santa Cruz la sfilata è anche stata un incontro per rafforzare i candidati del MAS e minimizzare  l’intenzione di eventuali voti incrociati, che darebbero la presidenza a Morales ma il futuro Parlamento agli oppositori.

 

In varie occasioni, Morales ha spiegato che il suo strumento politico ha creato una grande tessuto sociale nazionale per far sì che tutti i settori abbiano i loro rappresentanti.

 

Circa cinque milioni di boliviani eleggeranno il 6 dicembre il presidente e il vicepresidente del paese, oltre ai 166 membri dell’Assemblea Legislativa Plurinazionale, nome che verrà adottato dal Congresso bicamerale nel 2010, quando nelle regioni di La Paz, Oruro, Cochabamba, Potosí, Chuquisaca e Gran Chaco, e in 12 municipi gli indigeni decideranno il loro stato d’autonomia.