Il Presidente Colom ha chiesto perdono

alle vittime della guerra civile

 

26 febbraio '09 - www.granma.cu (PL)

 

 

Il presidente del Guatemala, Álvaro Colom, ha chiesto perdono, mercoledì 25, alle vittime della guerra civile che ha insanguinato il paese tra il 1960 e il 1996, durante la commemorazione del Decimo Anniversario della consegna della relazione che raccoglie le atrocità del conflitto, ha reso noto AFP.

 

“Se il genocidio è l’intenzione di distruggere totalmente o parzialmente un gruppo nazionale, etnico, razziale, religioso o politico, in Guatemala c’è stato genocidio e anche distruzione sistematica di leader religiosi, politici e sociali, universitari e indigeni”, ha detto Colom durante la cerimonia per il Giorno Nazionale della Dignità per le Vittime della Guerra Civile, stabilito dal Parlamento nel 1999, dopo la presentazione, il 25 febbraio dei quell’anno, della relazione della Commissione per la Verità.

 

“Speriamo che oggi in questo giorno di commemorazione delle vittime, inizi davvero uno sforzo d’organizzazione nel paese per l’unità del Guatemala”, ha sottolineato il presidente.

 

In accordo con l’agenzia EFE, il ministro del Guatemala alla Difesa, Generale Abraham Valenzuela González, ha consegnato gli archivi sulla partecipazione dell’esercito, tra il 1978 e il 1983, del secondo processo di prima istanza penale, nel quale si chiede un processo giudiziario contro un gruppo di militari accusati di genocidio, torture e molteplici omicidi.

 

Con queste misure, le Forze Armate compiono l’ordine dato un anno fa dal presidente Colom, che nella sua qualità di Comandante in Capo, ha chiesto di rendere pubblici i documenti militari con le informazioni che permettono di chiarire le violazioni ai diritti umani avvenute durante la guerra interna che è costata più di 20.000 vite.