ANALISI
SUL COLPO DI
STATO IN HONDURAS
Questo è un attacco contro l'ALBA
ha affermato Evo Morales
|
16 luglio '09 - www.granma.cu (PL)
|
Il presidente boliviano, Evo Morales, ha affermato a La Paz, che gli attacchi dell'imperialismo contro l’Honduras e contro il governo democratico di Manuel Zelaya vogliono ostacolare la crescita dell'Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America (ALBA).
“La sommossa militare è contro il Trattato di Commercio dei Paesi, fomentato dalla Bolivia”, ha affermato Evo, decorato a La Paz con l'Ordine del Gran Maresciallo Andrés di Santa Croce.
Evo Morales ha detto che l'ALBA e il TCP nascono per distruggere i modelli economici ed i programmi di dominio coloniale che provengono dall'impero, come l'Area di Libero Commercio per le Indie (ALCA) ed ha segnalato che il colpo militare a Tegucigalpa guidato da Roberto Micheletti, lo scorso 28 giugno, è una minaccia imperiale per tutti gli altri paesi del continente che hanno intrapreso nuove rotte e nuovi processi per il cambio.
Evo ha assicurato che questa situazione si presenta in America latina e soprattutto in Honduras proprio quando i paesi vicini, ed alcuni presidenti governano, si organizzano e discutono come eliminare i vecchi modelli economici, di sfruttamento delle risorse naturali.
Lo statista ha affermato che solo organizzati, i paesi potranno sconfiggere gli imperi ed ha accusato anche il Comando Sud degli Stati Uniti, d’avere forgiato il colpo di stato in Honduras, ed ha affermato che la struttura dell'impero segue vigente, nonostante le dichiarazioni di Barack Obama.
“Ho le informazioni che l'impero, con la partecipazione del Comando Sud degli Stati Uniti, ha partecipato al colpo di Stato in Honduras”, ha segnalato alla stampa ed ha affermato che anche se forse il presidente nordamericano Barack Obama non lo sa ma , “La struttura dell'impero è sempre vigente e che il colpo civile che l'anno scorso, in agosto e settembre, volevano perpetrare in Bolivia, ora sta avvenendo in Honduras”.
L’oltraggio alla nazione centroamericana “è un'aggressione, una provocazione dell'impero e i paesi latinoamericani devono riflettere su come si vive nelle dittature militari
|
Evo assicura che il golpe in Honduras
è stato promosso dagli Stati Uniti
|
14 luglio '09 - www.granma.cu (PL) |
Il Presidente boliviano Evo Morales ha affermato che il Colpo di Stato in Honduras è stato promosso dall’imperialismo per frenare i cambi realizzati dai Governi di sinistra nel continente.
“Questo complotto golpista è stato orchestrato per fermare i Paesi che l’ex mandatario statunitense George W. Bush incluse nel cosiddetto asse del male”, ha detto il Capo di Stato durante la sua partecipazione alla cerimonia per il Bicentenario del grido liberatorio in America del 1809. Morales ha ricordato che Bush aveva incluso in prima istanza, come parte dell’asse del male, il Presidente di Venezuela, Hugo Chávez, ed il leader rivoluzionario cubano Fidel Castro, come sostiene il giornale Cambio.
Per il mandatario andino, quest’appellativo era diretto ai Presidenti della regione che decisero di mettere in moto processi atti a risolvere i problemi sociali ed ideologici dei propri popoli.
“Adesso siamo 10 Presidenti dell’asse del male”, ha rilevato Morales, che ha manifestato in varie occasioni il suo aperto rifiuto al golpe del passato 28 giugno contro il mandatario costituzionale hondureño Manuel Zelaya.
Morales ha continuato dicendo che sotto il dominio dell’imperialismo, gruppi oligarchici e militari vogliono restaurare le dittature nella regione, e perciò ha convocato i popoli a fare una profonda riflessione per evitare un tale passo indietro.
Come parte del rifiuto ai fatti golpisti in Honduras, capeggiati da Roberto Micheletti e i militari della Nazione centroamericana, il Governo boliviano ha proposto la scorsa settimana all’Organizzazione di Stati Americani (OEA) la creazione di un Tribunale Penale Interamericano per condannare l’avvenuto. Secondo la proposta, il Tribunale avrebbe come finalità la ricezione di denunce, investigazioni, processi e sanzioni a persone che abbiano commesso delitti, e che abbiano attentato contro la democrazia ed i diritti umani nella Nazione centroamericana.
|