Inizia oggi "XIII Forum Regionale: energia
rinnovabile nei luoghi isolati in Centro America", con l’obiettivo di
promuovere e sfruttare il potenziale esistente nell’area.
Durante l’incontro che terminerà il 20
marzo, si analizzeranno vari aspetti dello sviluppo sostenibile e delle
energie rinnovabile, in particolare, le strategie energetiche sostenibili
per l’area.
Al Forum parteciperà una delegazione
dell’Alleanza in Energia ed Ambiente con Centro America (AEA), che investirà
oltre un milione 500mila dollari in 22 progetti addizionali a quelli in
corso in Nicaragua.
L’evento servirà da cornice, inoltre, alla
presentazione di applicazioni tecnologiche all’energia rinnovabile, alla
quale partecipano imprese della Finlandia e dell’Austria, paesi
rappresentati a quest’incontro.
Secondo le statistiche, nel caso del
Nicaragua c’è un potenziale d’energia rinnovabile (idroelettrica,
geotermica, eolica e biomassa) di 5.480 megawatt, dei quali utilizza solo
195.
Tra le fonti rinnovabili si evidenzia il
progetto Tumarin, che incorporerà 160 MW a partire dalle risorse idriche e
potrà già funzionare nel 2013.
Sebbene ha un gran potenziale, lo sviluppo
dell’energia geotermica non sembra essere nei piani immediati del governo, a
causa degli altri costi di questo tipo d’investimento, tuttavia tra due o
tre decenni quasi la metà del mondo di beneficerà di questa risorsa.
Il presidente dell’Impresa Nicaraguese
dell’Elettricità, Ernesto Martinez, ha spiegato che la nazione ha 500
chilometri quadrati di energia geotermica, che permetterebbero la
generazione di 5mila MW, sufficiente per il consumo interno e per esportare
ai paesi vicini.
All’incontro parteciperanno le delegazioni
di tutte le nazioni dell’America Centrale e della Repubblica Domenicana,
della Finlandia e dell’Austria. Per il Nicaragua parteciperanno il
vicepresidente Jaime Morales Carazo, il ministro dell’Energia e Miniere,
Emilio Rappaccioli, e il ministro dell’Ambiente e Risorse Naturali, Juana
Argeñal.
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Presso la Sala dell'Auditorium della
Facoltà di Scienza della Comunicazione dell'Università Centrale di Quito
si è tenuto un incontro con l'Ambasciatore della Repubblica del Nicaragua,
il
Compagno Gadiel Arce. Un incontro, organizzato dalla Gioventù Comunista
Ecuadoriana (JCE), nel quale si è presentata l'attuale situazione del
Paese dell'America Centrale.
L'Ambasciatore, già ex - guerrigliero
del FSNL, parla ai giovani in sala con grande spirito rivoluzionario e
racconta: "La storia del Nostro Paese è stata segnata da 50 anni di
dittatura militare cruenta appoggiata dal Governo Statunitense e da quello
Israeliano. Una delle dittature più feroci instauratesi nel Centro
America. Un regime repressivo che mirava soprattutto alla sparizione di
un' intera generazione di giovani. Quest'ultimi rappresentavano il
primissimo obiettivo della dittatura di Anastazio Somoza. Mi ricordo che
negli anni antecedenti alla nostra vittoria del 1979, si attuò la famosa "Operaciòn
Limpieza"; un programma scientifico mirato all'eliminazione di migliaia di
giovani, molti dei quali bruciati vivi innanzi ai propri familiari. La
repressione lasciò sul terreno circa 200mila vittime, alcune delle quali "desaparecidos".
Molti giovani si arruolarono, allora, nel Fronte Sandinista di Liberazione
Nazionale (FSNL) per lottare contro l'arroganza dell'imperialismo USA e
per dare giustizia e dignità al nostro popolo.
Il
FSNL nacque nel 1963. Un movimento organizzato militarmente che s'ispirava
alla lotta dell'eroe nazionale Nicaraguense Augustin Sandino "Il Generale
degli uomini liberi". L'Antimperialismo di Sandino rispondeva
obiettivamente ad una tappa fortemente aggressiva dello sviluppo del
sistema capitalista nel nostro Paese. Sandino fu decapitato, con inganno,
il 21 febbraio del 1934 dagli uomini del dittatore Somoza, il suo capo è
conservato ancora oggi negli Stati Uniti.
Aderì al FSNL quando avevo solo 13 anni. Ricordo che da allora crebbe in
me la coscienza di classe, cominciai a comprendere i veri motivi per i
quali la maggioranza del nostro popolo viveva in condizione di estrema
povertà ed indigenza. L'elemento che ci diede grande impulso e coraggio,
fino al raggiungimento della vittoria il 19 luglio del 1979, fu
l'ottimismo, la forza della ragione.
Un rivoluzionario non può mai permettersi di essere pessimista, il morale
alto deve accompagnare qualsiasi azione di un buon rivoluzionario. In una
rivoluzione cosi come nella vita quotidiana, la sconfitta è impensabile è
necessario pensare alla vittoria sempre fino alla morte e fino alla
vittoria. L'ideale rivoluzionario in tutto il mondo deve avere un
principio morale molto alto.
L'iniziativa all'Università riscuote un grande successo e al termine
riesco a chiacchierare con l'Ambasciatore al quale rivolgo alcune brevi
domande:
Solo qualche settimana fa si
sono svolte l'elezioni municipali in Nicaragua. Il FSNL ha conquistato
gran parte delle municipalità. Cosa è successo?
"Prima di risponderti devo ripercorrere alcune fasi storiche e politiche
del Paese. Con la nostra vittoria del 1979, come già detto, riuscimmo ad
abbattere una delle dittature più cruente del Continente Latinoamericano.
Durante la dittatura di Anastacio Somoza nel Paese c'era una situazione di
povertà diffusa. L'analfabetismo era al 59%, grazie alla nostra presa del
potere nel 1979 riuscimmo ad abbassare la percentuale di analfabetismo al
12,9 %. Quando, invece, nel 1989 ritornò al governo la destra,
l'alfabetismo risalì al 39% mentre noi in quest'ultimi due anni di governo
l'abbiamo ridotta al 7% e ci siamo posti l'obiettivo di liberare il paese
dall'analfabetismo entro quest'anno.
Dunque, durante le ultime elezioni municipali c'era un preciso piano
finanziato dagli USA per destabilizzare il Paese. In pratica non vi era un
programma elettorale ben preciso se non il tassativo slogan "todos en
contra a Ortega". Nonostante ciò, nelle municipalità abbiamo conseguito un
risultato eccellente: siamo riusciti a conquistare ben 110 municipalità su
151 e la destra ovviamente non ha accettato il responso democratico del
popolo. Tuttavia i nostri sindaci sono già al lavoro.
Le stesse elezioni sono state seguite dai membri del Protocollo di Quito e
dal Consiglio degli Esteri Elettorali Latinoamericani del CEELA".
Cos'è successo in questi 16 anni d'opposizione alla destra?
Dal 1989 abbiamo subito una guerra atroce ed ingiustificata da parte degli
Usa, che ha causato 10000 vittime. Noi abbiamo avuto il coraggio di
denunciare tale abuso dinnanzi al Tribunale dell'Aja. Quest'ultimo ci ha
dato ragione ed ha condannato il Governo degli Stati Uniti, attraverso il
Governo del Nicaragua, con una sanzione economica di 17,000$. Questa
multa non è mai stata pagata e l'allora Presidentessa Violeta Barrios de
Chamorro non permise al Governo che tale multa venisse pagata. Durante
questi 16 anni si è registrato un vistoso incremento della povertà, nonché
un diffuso livello di corruzione nel Paese.
Il Nicaragua quest'anno festeggia il 30° Anniversario della
vittoria della Rivoluzione Sandinista. Quali sono gl'interventi sociali
dell'attuale Governo di Daniel Ortega?
"In primis, come già ti ho detto, abbiamo tra gli obiettivi prioritari
quello di rendere libero il territorio del Nicaragua dall'Analfabetismo e
questo sarà realizzato entro quest'anno.
Ed è interessante notare quanto ha dichiarato, in merito a tale questione,
il Ministro dell'Educazione del Nicaragua,
Miguel de Castilla, durante il suo
ultimo intervento a Cuba nel Palacio de las Convenciones: la Dichiarazione
di Territorio Libero dall'Analfabetismo sarà un regalo del popolo
nicaraguense al Lider Cubano Fidel. In soli due anni del Governo di Daniel
Ortega l'analfabetismo è sceso dal 22% al 7% grazie al metodo educativo
cubano "YO SI PUEDO", nel segno della Campagna denominata "Da Martì a
Fidel" che si sta sviluppando nel Paese.
Nicaragua e Cuba sono legate per ragioni storiche profonde dalla nascita
del sandinismo per combattere il dittatore Anastazio Somoza.
Il Nicaragua difende l'educazione come diritto umano fondamentale
stimolatore dello sviluppo economico e sociale della nazione e ricordo che
quando il sandinismo ritornò al potere, nel gennaio 2007, mezzo milione di
bambini erano fuori dal sistema educativo, vittime dell'esistenza di un
Governo Neoliberale. Il neoliberismo converte l'educazione in una
mercanzia e la prima cosa che decretammo fu la gratuità dell'educazione.
Il Nicaragua si propone di essere libero dall'Analfabetismo entro il 19
luglio del 2009 giorno del 30 anniversario del trionfo della Rivoluzione
Sandinista nel Paese".
A questo vanno aggiunti altri 4 Programmi Sociali come "Hambre Zero".
Ossia un progetto Governativo mirato all'eliminazione della fame. Il
programma si basa nell'impulso nazionale di semi e la sua opportuna
distribuzione attraverso l'Istituto di Sviluppo Rurale al fine di
ottimizzare l'epoca della semina e il ciclo della raccolta 2009 - 2010.
Il secondo detto "Calles para el pueblo", il terzo denominato "Casa para
el pueblo" ed infine il quarto detto" AMOR" che mira alla rieducazione dei
bambini abbandonati in strada. Tra i principali obiettivi c'è sicuramente
quello relativo al recupero dell'infanzia persa. I nostri bambini devono
sopravvivere ad una buona nutrizione, e devono ricevere un educazione
adeguata e funzionale al loro inserimento nel mondo del lavoro.
Nel campo dell'assistenza sanitaria stiamo provvedendo ad aprire entro il
2009 ben 9 centri di salute grazie alla Cooperazione con il Venezuela. Già
dalla prossima settimana verrà installato un centro di salute nel
quartiere capitolino Hugo Chavez ed un altro nel quartiere Nejapa.
Altre 5 unità si inaugureranno nella capitale nel mese di aprile, insieme
all'Ospedale in Tripitapa, ad est di Managua e il Centro di Salute di San
Juan del Sur.
A questo si aggiunge l'arrivo di oltre 500 vaccini che arriveranno nel
paese grazie all'impulso dell'Alternativa Bolivariana per i popoli
dell'America Latina.
Il Nicaragua oggi nel nuovo contesto latinoamericano?
"Noi abbiamo da sempre attuato una politica estera aperta a tutti i paesi.
In questo momento nel nuovo contesto latinoamericano giochiamo un ruolo
importante in molti organismi internazionali e continentali. Il Presidente
del Nicaragua Daniel Ortega è il Presidente del CICA e il nostro Paese è
membro attivo della 63° Commissione dell'Assemblea dell'ONU.
Siamo un soggetto attivo dell'ALBA, siamo parte attiva del foro di San
Paolo (Brasile), siamo parte integrante del MNOAL e devo dirti che questo
spazio lo abbiamo conquistato grazie alla nostra lotta contro
l'imperialismo statunitense. E' oggi il tempo dell'unità dell'America
Latina. Dobbiamo costruire l'unità dei popoli".
Quali sono invece i rapporti, oggi, con il Governo Ecuadoriano di
Rafael Correa?
"Ottimi direi!! Anzi è il miglior rapporto allacciato con questo Paese.
Abbiamo una stretta e proficua collaborazione con l'attuale Governo
Correa. Da una settimana abbiamo eliminato la VISA (visto d'ingresso) per
i cittadini ecuadoriani e quindi il loro ingresso nel nostro Paese sarà
libero. Manteniamo convegni di carattere economici,culturali e turistici.
Preserviamo uno stretto legame con le due società civili realizzando un
ponte tra le stesse. Porte aperte tra i nostri studenti e gli studenti
ecuadoriani. Volgiamo che tra loro s'instauri una stretta collaborazione
umana e formativa di grande rispetto, stiamo lavorando molto in questo
senso. Rispettiamo la "Revoluciòn Ciuadadana" ed il processo in atto oggi
in Ecuador.
Ci allegra molto ciò che sta accadendo oggi in Ecuador per la presa di
posizione del Governo che finalmente prende distanze dalle politiche
statunitensi. Ci allegra molto che entro quest'anno la base militare USA a
Manta venga smantellata".
* professore di italiano a Quito e
appartenente alla solidarietà italiana con Cuba
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