Brasile e Argentina condannano la presenza

militare straniera nella regione 
 

 

19 novembre 2009 - www.granma.cu (PL)

 

I presidenti del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, e dell’Argentina, Cristina Fernández, hanno dichiarato che la presenza militare straniera nella regione è incompatibile con la sovranità e l’integrità territoriale degli Stati.

 

In una Dichiarazione Congiunta, firmata dai due presidenti al termine delle conversazioni ufficiali e dopo la firma di vari accordi di cooperazione, hanno dichiarato la loro preoccupazione per la presenza nella regione di basi militari di una potenza extraterritoriale.

 

Questa situazione, hanno sottolineato, è incompatibile con i principi di rispetto, della sovranità  e dell’integrità territoriale degli Stati della regione.

 

Anche se non lo hanno menzionato, i due presidenti si riferivano al recente accordo militare tra la Colombia e gli Stati Uniti, mediante il quale le truppe nordamericane potranno utilizzare sette basi in territorio colombiano, con il presunto proposito di combattere il narcotraffico.

 

In un altro punto della Dichiarazione Congiunta, i due presidenti hanno sostenuto l’importanza che gli accordi di cooperazione militare firmati dai paesi della regione e soprattutto quelli che implicano alcun grado di presenza militare di nazioni extraterritoriali, devono essere accompagnati da garanzie formali.

 

Queste garanzie, hanno precisato, devono assicurare che dette installazioni non saranno utilizzate contro la sovranità, l’integrità territoriale, la sicurezza e la stabilità dei paesi sudamericani.

 

Lula da Silva e Cristina Fernández hanno partecipato a Brasilia al Quarto Incontro del Meccanismo d’Integrazione e Coordinamento Brasile-Argentina.

 

I due Capi di Stato hanno detto anche che non riconosceranno i risultati delle elezioni in Honduras, se queste avverranno sotto il regime usurpatore presente nel paese.