ANALISI SUL COLPO DI STATO IN HONDURAS Micheletti ed il suo assessore statunitense I commenti del Times |
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14 luglio '09 - www.granma.cu (PL)
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Il capo del regime di fatto dell’ Honduras, Roberto Micheletti, è stato consigliato da un assessore statunitense nelle conversazioni svolte in Costa Rica per porre fine alla situazione che vive l’Honduras, si legge nel quotidiano The New York Times.
Ogni proposta presentata dal gruppo di Micheletti, è stata scritta e approvata da un nordamericano che aiutava i negoziatori, hanno detto i funzionari incaricati, si legge nell’articolo del giornale.
La giornalista del Times, Ginger Thompson, ha detto che il commento si riferisce a Bennett Ratcliff, che è stato a San José la scorsa settimana durante il dialogo tra i golpisti e i rappresentanti del presidente costituzionale dell’ Honduras, Manuel Zelaya.
Ratcliff è uno specialista in pubbliche relazioni che ha lavorato per l’ex presidente William Clinton (1993-2001), ha precisato.
In accordo con la giornalista del Times, la Casa Bianca sta cercando di prendere distanza dalla crisi, nello sforzo di fare degli Stati Uniti un attore in una regione storicamente sotto la sua influenza.
È sempre più chiaro che le parti sono andate a Washington per ottenere quello che conviene loro, ha avvisato la Thompson, assicurando che Micheletti è coinvolto in un’offensiva mediatica, nella quale aumentano i contratti ad avvocati statunitensi d’alto profilo, con stretti vincoli nei circoli nordamericani di potere.
Uno dei coinvolti è Danny Davis, noto come avvocato personale di Clinton e membro della sua campagna.
La giornalista dell’influente quotidiano commenta le misure prese dall’amministrazione di Barack Obama contro il regime golpista, anche se segnala la permanenza dell’ambasciatore di Washington a Tegucigalpa, in contrasto con la ritirata dei diplomatici della maggioranza dei governi dell’emisfero.
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, domenica 12 ha reclamato da Obama un atteggiamento radicale per affrontare la sommossa golpista che ha rotto l’ordine costituzionale in un paese in cui i militari reprimono la popolazione che ne domanda la restituzione.
“Se gli Stati Uniti non appoggiano davvero il colpo di Stato, avrebbero già ritirato le loro truppe da Palmerola”, ha affermato Chávez in Aló Presidente. “Fallo Obama, e dimostra che non stai appoggiando il colpo!”, ha invitato ancora.
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