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Chávez insiste nel richiamo per la difesa del Venezuela |
16 novembre '09 - Randy Saborit Mora www.granma.cu (PL) |
Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha insistito nel richiamo alla difesa del paese di fronte alla minaccia di guerra che rappresenta l’installazione delle sette basi degli Stati Uniti in Colombia.
In una manifestazione di massa a Caracas, Chávez ha assicurato che il suo governo sta ristrutturando la Forza Armata per garantire la difesa e che questo concorda con il suo messaggio al popolo di difendere la sovranità della nazione.
“Noi non aggrediamo nessuno. Noi siamo però preparati a difenderci, e niente di più”, ha assicurato.
Lo scorso 8 novembre, Chávez aveva indicato che nonostante le minacce dei signori imperialisti e dei loro lacché in questo continente - come il governo colombiano- il Venezuela continuerà a sviluppare la sua Rivoluzione socialista.
“Quello che è avvenuto ora tra la Colombia e gli Stati Uniti è l’annessione di un paese ed il governo colombiano ha trasformato questa nazione sorella in una colonia degli yankee”, ha affermato Chávez, che ha sottolineato che il Venezuela è impegnato nella ricerca della pace e l’indipendenza della regione, che si scontra con la decisione colombiana d’aprire le sue basi militari agli Stati Uniti.
“Mi accusano d’essere guerrafondaio perchè chiamo i soldati ed il popolo ad essere pronti alla difesa della Patria, ma in realtà noi siamo vittime di un’aggressione”, ha segnalato Chávez dal Palazzo di Miraflores, firmando nuovi accordi con la governatrice dello Stato di Pará, del Brasile, Ana Julia Carepa.
Il presidente bolivariano ha denunciato che con le sue basi in Colombia, il Governo statunitense pretende d’attuare con la licenza d’uccidere quando e dove vuole. Inaugurando la V Fiera Internazionale del Libro del Venezuela, Chávez ha considerato importante che i popoli si preparino contro l’offensiva statunitense, appoggiata dalle oligarchie nazionali.
Il leader venezuelano ha fatto queste dichiarazioni dopo la firma di un accordo tra Bogotà e Washington del 30 ottobre, che permette agli USA l’installazione di sette basi militari nel suo territorio.
Il documento firmato autorizza la presenza di almeno 800 militari degli USA in Colombia e di 600 civili assunti dall’amministrazione di Obama, che avranno garanzie d’immunità e non saranno subordinati alle leggi colombiane.
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Chávez convoca i
venezuelani a prepararsi per la difesa
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9 novembre '09 - Waldo Mendiluza www.granma.cu (PL) |
Il presidente Hugo Chávez ha chiamato i militari ed i cittadini del Venezuela a prepararsi alla difesa del loro paese, di fronte alla minaccia rappresentata dall’accesso degli Stati Uniti alle basi navali, aeree e terrestri della Colombia.
“Il popolo venezuelano non me lo negherà mai”, ha dichiarato il presidente bolivariano, “e la miglior forma d’evitare la guerra è prepararci”, ha avvisato durante il programma domenicale Aló Presidente, realizzato nel municipio Páez, nello stato Portuguesa.
In accordo con Chávez è compito di tutto il popolo stare all’altezza di un mondo in cui i poderosi non rispettano i più piccoli e dove mancano i principi ed i valori della convivenza pacifica.
“Militari, studenti, lavoratori, uomini e donne, tutti dobbiamo essere pronti a difendere questa Patria che si chiama Venezuela”, ha sottolineato lo statista che ha esposto alcuni punti del patto Washington-Bogotá, che incrementa la presenza guerrafondaia nordamericana nella vicina nazione.
Chávez ha detto che questo accordo e la permanenza al potere di un regime usurpatore in Honduras, dimostrano le vere intenzioni del nuovo presidente Barack Obama.
“Molti si sono illusi con la vittoria di Obama, ma noi siamo sempre stati cauti ed abbiamo compreso rapidamente che l’impero è vivo ed è più minaccioso che mai”, ha affermato.
“È urgente adottare misure in questo scenario così complesso. Militari, non perdiamo un giorno nel compimento della missione di prepararci ad una guerra e per aiutare il popolo a farlo a sua volta”, ha precisato.
Durante il suo intervento il capo dello Stato ha avvertito la Casa Bianca di quello che significherebbe attaccare il Venezuela.
“Non si sbagli presidente Obama, con un ordine d’aggressione aperta utilizzando la Colombia! Noi siamo qui, disposti a tutto, pur di non ritornare mai più ad essere una colonia yankee!”, ha ribadito ancora Hugo Chávez
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