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Il Venezuela può convertirsi nell’epicentro finanziario internazionale |
Caracas 2 aprile '09 - www.granma.cu |
Il Venezuela può convertirsi nel centro dello scambio finanziario internazionale in America Latina, ha affermato il direttore del Gruppo di Ricerche Sociali 21 (GSI21), Nelson Merentes.
In ogni crisi ci sono opportunità ed il Venezuela ha quella di innalzarsi come l’epicentro di captazione dei capitali emergenti, ha dichiarato Merentes all’agenzia Prensa Latina.
Ha ricordato quando il Venezuela ha comprato il debito dell’Argentina per poi venderlo in un mercato secondario. Così l’Argentina ha avuto la sua liquidità e noi un guadagno importante, ha detto.
In questo modo – ha affermato – si creava una nuova forma di fare interscambi tra i due paesi. Dopo è sorto il Bonus del Sud, che è uno strumento di debito tra Caracas e Buenos Aires, ha aggiunto Merentes.
In poco tempo potremmo convertirci in una specie di banca qui in America Latina, ha assicurato il direttore del GSI21.
Altri esempi che giustificano il nostro importante ruolo nel sistema finanziario mondiale sono la fondazione della banca venezuelana-iraniana, gli accordi monetari con la Cina e quelli di cooperazione con la Russia ed il Brasile.
Fortunatamente il Venezuela è legato ai centri mondiali dove c’è liquidità, ha detto, e noi abbiamo liquidità sia in bolivar che in dollari.
Il Venezuela ha sviluppato anche l’idea della Banca del Sud, della Banca dell’Alternativa Boliviariana per i Popoli della Nostra America, la Banca con l’Iran ed il Fondo Cinese, che dimostrano la forza dell’architettura finanziaria nazionale, ha aggiunto.
Adesso, in questi momenti di crisi, bisogna rendere queste entità dinamiche e più operative, cercando un rafforzamento dei progetti d’integrazione a tutti i livelli, ha concluso l’ex ministro delle Finanze.
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