VII Plenum del CC del PCC

 

Posposto il VI Congresso del

Partito Comunista Cubano

 

4 agosto '09www.granma.cu (PL)

 

Il VII Plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC) ha stabilito di posporre lo svolgimento del VI Congresso al termine di una profonda ed estesa  analisi della situazione attuale e delle prospettive della nazione, con i militanti e con tutto il popolo. 

 

Il presidente della Repubblica di Cuba, il Generale Raul Castro, ha affermato che il congresso non dovrà essere solo un evento ulteriore, ricordando che probabilmente, per la legge biologica, sarà l'ultimo orientato dalla direzione storica della Rivoluzione.

 

“Stiamo analizzando fatti molto seri, ha detto. Il tema principale è l'economia, con quel che abbiamo fatto e che dobbiamo perfezionare od anche eliminare, perché l'imperativo è fare bene i conti con quel che il paese ha a disposizione, su quanto contiamo per vivere e per svilupparci. S’impongono il termine della preparazione del Partito e l’analisi con il congiunto della popolazione: solo successivamente  realizzeremo il Congresso, quando questo grande processo sarà terminato”, ha indicato ancora. 

 

“Se vogliamo davvero fare un Congresso, cercando soluzioni ai problemi e guardando al il futuro, dobbiamo agire così. Dev’essere il popolo, con il suo Partito all'avanguardia, quello che decide”, ha affermato il presidente. 

 

Raul Castro nel suo discorso ha  analizzato le complesse sfide che il paese deve affrontare, soprattutto in campo economico, assieme all'importanza della difesa che non si deve trascurare. 

L'agenda dell'importante riunione ha incluso alcuni temi relazionati col funzionamento del Partito, la difesa e le misure da adottare immediatamente per affrontare l'impatto della crisi economica globale che colpisce tutta l'umanità.

 

 

VII Plenum del CC del PCC


Affrontare i problemi serenamente

e con più fermezza che mai


 Lo ha affermato Raúl nel VII Plenum del CC del PCC

• Presieduto dal Secondo Segretario, il compagno Raúl Castro Ruz

 

31 luglio '09www.granma.cu

 

Lo scorso 29 giugno si è svolto il VII Plenum del CC del PCC.

 

L’agenda dell’importante riunione ha incluso temi relazionati al funzionamento del Partito, la difesa,  le misure che si devono adottare in maniera immediata per affrontare l’impatto  nel nostro paese della crisi economica, che oggi colpisce tutta l’umanità.  Hanno assistito come invitati i membri dei Consigli di Stato e dei Ministri, i primi segretari del PCC nelle province e i quadri centro delle organizzazioni di massa che non integrano attualmente il Comito Centrale del Partito.

 

 

NON SI TRALASCERÀ LA DIFESA

 

 

VII Plenum del CC del PCCDurante la sessione della mattina e di parte del pomeriggio, i partecipanti hanno ricevuto ampie informazioni sullo sviluppo della riunione ampliata del Consiglio di Difesa Nazionale dello scorso 26 giugno.

 

Il Plenum ha ascoltato una dettagliata relazione sulla situazione economica del paese. Come si è noto questa ha avuto il principale obiettivo di fare un bilancio di quanto realizzato negli anni 2003 – 2008, per incrementare la capacità difensiva del paese, a compimento degli accordi adottati dal Plenum Straordinario del massimo organo del PCC  effettuato nel giugno del 2003, di fronte alla minaccia d’aggressione contro la Patria e gli scenari che si potevano presentare in futuro.

 

Era il momento dell’ubriacatura  dell’amministrazione nordamericana, per la rapida iniziale vittoria in Iraq, riassunta in una frase: “Missione compiuta”, detta dall’allora presidente Bush dalla coperta d’una portaerei. Il Iº maggio del  2003 e la proclamazione venti giorni dopo di un aggressivo  e prepotente piano contro Cuba, includendo la designazione dell’inventore, come nulla fosse cambiato dal 1889,  quando impedirono il trionfo dei mambises cubani e imposero un governatore militare.

 

È stato apprezzato che i risultati dell’Esercizio Strategico Bastione 2004,  la realizzazione del V Plenum del CC del PCC e le visite periodiche alle province ed ai municipi per provare la marcia di ogni compito, hanno ratificato che quanto è stato realizzato dalla difesa ha superato le aspettative. Inoltre ha permesso di precisare le proiezioni di lavoro per i prossimi anni. 

 

Il Consiglio dei Ministri nella sua riunione del 30 Luglio ha adottato gli accordi che strumentano i lineamenti economici generali approvati ne VII Plenum del CC del PCC.

 

Una politica e piani ben concepiti, uniti ad un lavoro sistematico ed unito, sono le chiavi per realizzare gli obiettivi proposti, nell’interesse del rafforzamento della difesa del paese, a partire dalla concezione strategica tracciata dal Comandante in Capo, la Guerra di Tutto il Popolo, che ha dimostrato abbondantemente  la sua validità in tre decenni d’ esistenza, che hanno permesso  di dare lo spazio adeguato allo sforzo e alla dedizione di milioni di compatrioti, dai principali quadri civili e militari, al più modesto cittadino, intervenendo su questo tema. 

 

Raúl  ha detto che i postivi risultati sono il frutto di un buon lavoro di tutti e costituiscono una grande esperienza;  ha ricordato che dalla scomparsa della URSS il paese ha appena comprato delle armi, ma ha diretto i suoi sforzi ad una modernizzazione, grazie allo sforzo degli scienziata, degli specialisti e dei lavoratori, sia delle FAR che  dell’economia.  Ha segnalato l’importanza di continuare  a rafforzare la difesa, considerando le possibilità economiche reali. Come conseguenza il CC ha accordato d’appoggiar tutte le conclusioni e proiezioni di lavoro a cui è arrivato il Consiglio di Difesa Nazionale.

 

Come continuità del lavoro realizzato, alla fine di quest’anno si svolgerà la l’esercizio strategico Bastione 2009;  la pianificazione vigente prevede di effettuare questa importante attività ogni quattro anni, per cui la si doveva iniziare nel novembre  2008, ma per via del passaggio di tre uragani era stato deciso di sospenderla e concentrarsi nei compiti del recupero.

 

 

L’ECONOMIA È DETERMINANTE

 

 

Marino Murillo Jorge, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro  d’Economia e Pianificazione, ha informato sulla difficile situazione che l’economia nazionale ha affrontato nel primo semestre dell’anno per l’impatto combinato della crisi economica e finanziaria mondiale e i danni provocati dagli uragani alla fine del 2008.

 

Ha ricordato che questa situazione ha costretto a  realizzare una prima riduzione del piano dell’anno, che ha diminuito la proiezione di crescita del PIL al 2,5%, ha spiegato i principali aggiustamenti previsti da analizzare nel Consiglio dei Ministri, che ha previsto un nuovo pronostico di crescita economica dell’1,7%.

 

Ha segnalato le premesse che deve compiere l’attività economica nel resto dell’anno e soprattutto durante il 2010, che sarà ugualmente difficile.

 

Il decentramento della sicurezza delle produzioni e dei servizi che apportano più entrate al paese,  garantire che ogni incremento di produzione si trasformi in riduzione delle importazioni e la ricerca di formule nuove che liberino potenzialità di produzione.

 

In vari interventi Raúl ha affermato che non abbiamo ottenuto la stessa solidità della difesa  nell’ugualmente decisivo fronte economico, essenziale a sua volta nella sicurezza nazionale, perchè le idee tracciano il cammino, ma la realtà dei numeri è determinante.

 

Raúl ha ratificato che  la Rivoluzione è decisa ad affrontare i gravi effetti negativi della complessa situazione che vive l’economia mondiale e il derivato celle nostre proprie insufficienze.

 

Ha segnalato la necessità che il Partito si rafforzi, dato il ruolo che gli corrisponde in questa cruciale battaglia e che si controlli il compimento di ogni accordo adottato, perchè al contrario si converte in parole morte.

Ha allarmato sull’importanza che ogni cittadino comprenda che si tratta di misure difficili e non piacevoli, ma semplicemente indispensabili.

 

Il nostro popolo sa crescere di fronte alle difficoltà, nella misura in cui questa realtà si rende nota alla popolazione e la comprende.

 

E partecipa in maniera cosciente alle soluzioni dei problemi. Ha posto come esempio  la situazione presentata per l’eccesso di consumo dell’elettricità nei primi mesi dell’anno e la rapida e positiva reazione  di fronte a quanto indicato.

 

Ha avvisato che nessuno, e tanto meno un dirigente, ha il diritto di chiudersi nello stretto ambito in cui lavora e che tutti sono obbligati a pensare  e contribuire alle soluzioni dei problemi del paese.

 

Raúl ha segnalato che la falsa unanimità è pericolosa e si deve stimolare il dibatto perchè è dalla sana discrepanza  da dove generalmente escono le migliori soluzioni. Il lavoro ideologico deve offrire argomenti solidi, favorire lo scambio di criteri ed eliminare il superfluo, la semplice ripetizione di consegne, la superficialità, ed  ha parlato dello sforzo che si fa per produrre alimenti per il popolo nel momento in cui i prezzi sono molto alti nel mercato mondiale e anche  per essere in condizione d’affrontare situazioni sempre più complesse. Ha insistito che si tratta d’una delle massime priorità per la sua incidenza diretta sulla sicurezza nazionale.

 

Ê necessario, ha detto, continuare a sferrare in maniera simultanea la battaglia sui temi politici, economici e  della difesa, ed ha aggiunto che quel che si è ottenuto nell’incremento della capacità difensiva del paese, conferma che quando si adottano misure adeguate  e si controlla correttamente la loro esecuzione, si ottengono risultati.  Ha segnalato che i modesti passi avanti che si ottengono nella produzione e nei servizi dimostrano le enormi riserve esistenti nella società, che non sono state sfruttate.

 

Ha insistito nell’importanza dell’ordine, la disciplina, dell’istituzionalità di lasciare chiaramente stabiliti i doveri funzionali e le attribuzioni di ogni incarico e soprattutto di far sì che le persone sentano la necessità di lavorare per soddisfare le proprie aspirazioni.

 

Il Plenum  ha approvato la relazione presentata dal compagno Marino Murillo, ha ratificato la politica tracciata dal Burò Politico e dal Governo, nel decisivo fronte dell’economia, così come su quanto e vitale la partecipazione attiva e conseguente  dei lavoratori e di tutto il popolo nella sua materializzazione.

 

 

CONTINUARE A LAVORARE ALLA PREPARAZIONE DEL VI CONGRESSO DEL PCC

 

 

Intervenendo a proposito dello svolgimento del VI Congresso del PCC,  il compagno Raúl ha detto che questo non potrà essere un ulteriore incontro ed ha segnalato che la cosa più probabile, per la legge della vita, è che sarà l’ultimo guidato dalla direzione storica della Rivoluzione.

 

Ha aggiunto che sono cose molto serie quelle che stiamo analizzando come il tema principale dell’economia, quello che abbiamo fatto e che dobbiamo perfezionare e anche eliminare, perchè stiamo di fronte all’imperativo di fare bene i conti di ciò che il paese realmente  ha a disposizione, su quanto contiamo per vivere e per svilupparci.

 

Prima di tutto s’impone la conclusione della preparazione del PCC dopo l’analisi con la popolazione nel suoi insieme, e poi realizzare il Congresso solo quando questo processo sarà terminato, ha indicato ancora.

 

Se vogliamo un Congresso  vero, cercando la soluzione ai problemi e guardando verso il futuro, dovremo fare così. 

Dev’essere il popolo con il suo Partito all’avanguardia quello che deciderà, ha sottolineato Raúl.

 

Come conseguenza il VII Plenum del CC del PCC ha accordato di posporre la realizzazione del VI Congresso  del Partito sino a quando sia stata superata questa tappa di preparazione.