Il blocco continua
Gli emendamenti su Cuba approvati negli USA |
23 marzo '09 - O.Leon www.granma.cu
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Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha promulgato una legge di bilancio con spese per 410mila milioni di dollari, un 8% in più rispetto l’anteriore anno fiscale, che include cambiamenti nella politica verso Cuba…
Così recita la nota di un’agenzia stampa che si unisce ad altre, secondo le quali nella cosiddetta legge “omnibus”, firmata dal presidente Barack Obama lo scorso 11 marzo, e con la quale è stato approvato l’attuale bilancio degli USA, sono inclusi, tra i tanti, tre emendamenti che introdurrebbero “ammorbidimenti”, “flessibilità” o “cambiamenti nella politica” di Washington verso il nostro paese.
Questi emendamenti erano stati presentanti senza successo in precedenti sessioni del Congresso, dove i legislatori anticubani, legati alla mafia di Miami ed in complotto con l’amministrazione di George W. Bush, erano riusciti a bloccarli.
Tuttavia, ad iniziativa del rappresentante democratico José Serrano, questa volta sono stati inclusi all’interno di un pacchetto che finanzia, in sostanza, tutto l’apparato del governo, facilitandone l’approvazione nonostante la ferrea opposizione dei parlamentari d’origine cubana e di altri che servono gli interesse della controrivoluzione.
Dopo essere stata approvata dal Parlamento e firmata dal presidente Obama, la legge “omnibus” dell’11 marzo ha disposto in una delle sue sessioni (la 621) l’Eliminazione dei fondi per l’amministrazione, l’applicazione o il rafforzamento delle restrizioni ai viaggi familiari a Cuba, entrate in vigore nel giugno 2004.
In tal data sono entrate in vigore le restrizioni del cosiddetto “Piano Bush per la transizione a Cuba”, accompagnato da misure che aggiungevano nuovi ostacoli alle visite familiari, arrivando incluso a negare legami che in tutto il mondo si riconoscono tra cugini, zii, nipoti ed altri parenti. Bush dispose che i cubano-americani potevano visitare le loro famiglie solo una volta ogni tre anni, previa autorizzazione e requisiti discriminatori.
Per mettere in atto quanto stabilito da questa clausola delle legge di bilancio, il Dipartimento del Tesoro ha emesso lo stesso 11 marzo, una nuova regolazione sui viaggi familiari, che elimina le disposizioni del giugno 2004. Questa licenza generale non ha data di scadenza, a differenza della legge “omnibus”, che scade il prossimo 30 settembre.
Allo stesso tempo, il Dipartimento del Tesoro ha emesso una “direttiva”, secondo la quale, a partire dall’11 marzo 2009, i cubani residenti negli USA potranno visitare una volta l’anno i familiari a Cuba. Si intende per familiare diretto “qualsiasi individuo legato al viaggiatore per vincoli sangue, matrimonio o adozione, che non abbia più di tre generazioni di distanza, o con un antenato comune con il viaggiatore”.
Per esempio, un pronipote e la moglie sono considerati “familiari stretti” del viaggiatore, mentre la suocera di un figlio non è compresa in detta categoria per gli effetti della menzionata licenza.
Potrà viaggiare chi ha visitato Cuba tra gennaio e febbraio del 2009, prima dell’entrata in vigore della licenza generale, perché questi viaggi non rientrano nel calcolo dell’anno richiesto per poter ritornare al suolo patrio.
Se con la decisione di Bush del 2004 i viaggiatori potevano spendere 50 dollari al giorno nella loro ristretta visita familiare all’Isola, il limite ora ritorna a 179 dollari al giorno affinché i cubano-americani che, in vista della crisi che colpisce questo paese, tengano la solvibilità per intraprendere il viaggio. Tra le direttive che accompagnano la licenza si stabilisce che le visite non avranno limite di tempo.
Si stabilisce anche la possibilità di ottenere licenze specifiche per viaggi addizionali, sulla base del “caso per caso”, senza che si stabilisca un criterio per definire la loro approvazione o no.
D’altra parte, la sezione 620 della legge “omnibus” stabilisce che il Segretario del Tesoro deve promulgare una licenza generale per autorizzare i viaggi verso, da o dentro Cuba per la promozione e la vendita di prodotti agricoli e medicinali. Secondo l’Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri (OFAC), incaricato di vigilare il rispetto delle disposizioni del blocco, la licenza generale sarà emessa nelle prossime settimane.
Questo articolo, senza dubbio, è stato al centro della controffensiva dei parlamentari anticubani per cercare di impedire l’applicazione delle disposizioni della legge verso Cuba. Al rispetto, i senatori democratici Bill Nelson (Florida) e Bob Menendez (New Jersey), ed il repubblicano Mel Martinez (Florida) hanno intrattenuto uno scambio epistolare con il segretario del Tesoro, Timothy Geithner.
Nella sua risposta, Geithner ha promesso che la licenza generale richiederà ai viaggiatori una comunicazione previa all’OFAC sugli obiettivi del viaggio ed una consuntiva sui risultati. Anticipa inoltre che sarà ristretta la categoria di imprenditori beneficiati dalla licenza.
La sua lettera, che è un documento politico e non legale, ha provocato immediatamente la reazione dei sostenitori degli emendamenti. Di fatto, i membri del Gruppo di Lavoro su Cuba della Camera dei Rappresentanti e del Senato hanno chiesto un incontro con il segretario del Tesoro, per chiedere spiegazioni su come metterà in pratica il suo impegno con i legislatori anticubani.
Nella lettera dei 15 senatori di questo gruppo bipartisan si dichiara in forma enfatica che il Dipartimento del Tesoro ha l’obbligo di far rispettare la “chiara intenzione del Congresso”. Soprattutto, perché la sessione 622 della legge approvata dal parlamento e firmata da Obama dispone l’eliminazione dei fonti stabiliti per attivare l’emendamento del febbraio 2005, quello che aveva imposto il pagamento anticipato per gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi da parte di Cuba.
Nella sua lettera ai legislatori anticubani, Geithner riferisce che “gli esportatori statunitensi dovranno continuare a ricevere il pagamento anticipato delle spedizioni e non si permetterà di esportare a Cuba a credito, a meno che non sia attraverso una banca di un terzo paese”.
Il relazione alle direttive pubblicate al riguardo dall’OFAC l’11 marzo, lo stesso Segretario del Tesoro si è incaricato di confermare che la nuova Amministrazione continuerà a fare riferimento alla restrizione imposta dal governo di Bush, secondo la quale le navi caricate di alimenti per Cuba non possono salpare dai porti statunitensi fino a quando i pagamenti non siano arrivati all’esportatore nordamericano.
La legge promulgata l’11 marzo include poi altre partite finanziarie riferite ad altri paesi, inclusa l’approvazione dei fondi per la guerra radioelettrica contro il nostro paese attraverso le trasmissioni radiotelevisive. La legge inoltre reitera la proibizione dell’uso di fondi per promuovere l’assistenza tecnica o le riparazioni ad un gruppo di paesi, tra cui permane Cuba.
Sebbene gli emendamenti approvati su Cuba rappresentano una prima sconfitta per la mafia anticubana ed i suoi rappresentanti al Congresso, nella pratica non modificano l’assedio che successive amministrazioni hanno mantenuto contro il nostro popolo.
Queste misure non restituiscono il diritto dei cubani residenti negli Stati Uniti a viaggiare liberamente a Cuba, come nemmeno contemplano il diritto dei cittadini di quel paese a visitare la vicina isola.
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