Cuba torna a bocciare gli Stati
 

Uniti di fronte all’Organizzazione

 

del Commercio a Ginevra

 

24 novembre '09 - www.granma.cu (PL)

 

Cuba ha affermato che la politica del blocco degli Stati Uniti, bocciata anche dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), è un fallimento e non è mai stata tanto isolata come in questo momento.

 

Nel suo intervento di fronte all’Organo di Risoluzione delle Controversie (ORC) dell’OMC, l’Ambasciatore cubano a Ginevra, Rodolfo Reyes, ha sottolineato che il messaggio della comunità internazionale al rispetto è inequivocabile.

 

Lo scorso 28 ottobre, con il voto a favore di 187 paesi, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato per la diciottesima volta, una risoluzione che esige che Washington ponga fine al blocco economico, commerciale e finanziario mantenuto contro Cuba fin dal 1962.

 

In una nuova giornata di analisi della Sezione 211 della Legge di Assegnazione del Budget degli Stati Uniti, vigente dal 1998, si è trattato, in seno all’ORC nell’OMC, il tema dell’usurpazione dei marchi cubani.

 

Delegazioni dell’Ecuador, del Brasile, della Cina, del Venezuela, del Vietnam, della Bolivia, dell’Argentina e del Nicaragua, assieme alla Comunità Europea, hanno di nuovo preteso dal Governo statunitense il rispetto delle raccomandazioni dell’ORC e la deroga alla sezione 211.

 

I rappresentanti statunitensi sono tornati a parlare della questione in modo evasivo conciso e senza rispondere alle aspettative dell’OMC, con linguaggio giustificazionista, dicendo che avevano compiuto la maggior parte delle raccomandazioni dell’ORC.

 

L’Ambasciatore cubano ha rifiutato le due dichiarazioni dei delegati degli Stati Uniti, e ha messo in evidenza il fatto che neppure la Sezione 211 ha mai prodotto i risultati sperati.

 

Havana Club, è un marchio di notoria origine cubana, a dispetto dei biechi tentativi del Bacardí di usurparlo, ha spiegato Reyes commentando la violazione dei postulati della proprietà intellettuale in territorio statunitense.

 

 

Nell’OMC rinnovate le critiche agli Stati

Uniti per inadempimenti verso Cuba

 

26 ottobre '09 - www.granma.cu (PL)

 

Gli Stati Uniti sono stati nuovamente convocati dall’Organizzazione Mondiale Commercio per aver inadempiuto le raccomandazioni dell’Organo di Risoluzione delle Controversie (ORC) rispetto a Cuba.

 

Durante una sessione ordinaria dell’Organo dell’OMC, la Comunità Europea, l’India, la Cina, l’Ecuador, la Bolivia, il Cile, il Nicaragua, il Vietnam, l’Angola e l’Argentina hanno appoggiato le preoccupazioni di Cuba nel caso della Sezione 211 di Washington.

 

La Legge di Assegnazione del Budget statunitense del 1998 si converte in una chiara manifestazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti, nella sfera della proprietà intellettuale dell’isola caraibica.

 

In questi termini si è espresso l’Ambasciatore cubano a Ginevra, Rodolfo Reyes, intervenendo nei dibattiti durante i quali la parte demandante, cioè la Comunità Europea in rappresentanza del gruppo comunitario, ha condannato il furto di marchi.

 

“La Sezione 211 entrò in vigore nell’ottobre del 1998, e da allora impossibilita il registro ed il rinnovo di determinati marchi cubani”, ha spiegato Reyes.

 

Il diplomatico ha indicato che l’attacco al registro di marchi cubani noti come l’Havana Club, ha serie implicazioni commerciali, aggiungendo che le vendite del rum cubano, che gode di una commercializzazione in 124 paesi, aumentano di anno in anno.

 

“Questo marchio è stato usurpato negli Stati Uniti dalla compagnia Bacardí. Permettendo a Bacardí la commercializzazione di un rum protetto da questo marchio, le autorità statunitensi fomentano le pratiche sleali del commercio internazionale” ha continuato.

 

L’Ambasciatore cubano ha anche ricordato che l’ORC nel suo rapporto del 2002 aveva constatato che la Sezione 211 violava due principi fondamentali del Sistema Multilaterale del Commercio: quello della Nazione più favorita (Most Favoured Nation) e quello del trattamento Nazionale (National Treatment).

 

“Queste raccomandazioni, di grande rilevanza, potrebbero essere convertite in lettera morta, continuando ad essere posticipata con cinici stratagemmi e pretesti la loro applicazione. La Sezione 211 mantiene la sua vigenza, si infrangono le raccomandazioni e si violano le obbligazioni contratte”, ha aggiunto.

 

D’altra parte, Cuba ha incitato la Comunità Europea ad essere congrua con le sue dichiarazioni, adottando azioni legali per risolvere tale caso.

 

Reiterata la denuncia contro gli

Stati Uniti presso la  OMC

 

 

22 maggio '09 - F.triana www.granma.cu

 

 

I delegati di Cuba, delle Comunità Europee (in Rappresentazione delle 27) e altri 12 paesi hanno reiterato le loro denunce sulla persistenza dell’illegale Sezione  211 degli Stati Uniti che attenta contro il commercio.

 

L’Organismo delle Soluzioni delle Differenze  (OSD) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) è tornato a d occuparsi del tema che costituisce una  flagrante violazione delle norme internazionali e danneggia direttamente Cuba.

 

Oltre all’Isola e le Comunità Europee hanno deplorato l’atteggiamento nordamericano Cina, Brasile, Ecuador, Venezuela, India, Costa Rica, Tailandia, Cile, Argentina, Bolivia, Nicaragua e Vietnam.

 

Il ministro consigliere della Missione di Cuba a Ginevra, Jorge Ferrer, ha smentito l’affermazione dei rappresentanti del governo degli USA che si  auto- definisce  molto rispettoso delle decisioni del OSD sulla base della retorica.

 

“Quello che non risulta è che questo governo stia facendo qualcosa per dare compimento alle decisioni e non informa nemmeno su un calendario di quando lo farà” ha sottolineato Ferrer, che ha ricordato l’esistenza  di una presunta preoccupazione per gli effetti che hanno le merci falsificate nel commercio internazionale da parte statunitense.

 

Inoltre ha esposto la doppia faccia delle autorità degli Stati Uniti che permettono alla Bacardi la vendita in questo territorio di prodotti con la marca Havana Club,  fomentando il commercio di  beni falsificati.

 

Il rappresentante del Venezuela ha ripetuto che la maggioranza delle nazioni del mondo hanno segnalato la necessità di porre fine al blocco di Washington contro Cuba, eliminando anche la Legge Helms Burton.

 

Nel 2008 i rappresentanti statunitensi hanno detto che ci sarebbero state le elezioni presidenziali nel loro paese e che la decisone sulla Sezione 211 corrispondeva al nuovo governo.

 

Sono trascorsi sette mesi  e adesso il governo degli Stati Uniti dice che si deve aspettare la decisione del Congresso. 

 

L’Ecuador ha segnalato che se la Casa Bianca vuole promuovere la coerenza del suo atteggiamento in questo caso con la vigilanza che esercita sul compimento di altri accordi della OMC dovrebbe dare un buon esempio.

 

Il Nicaragua ha indicato che nella sessione di questo organo di fine novembre dell’anno scorso la sua delegazione ha detto che sperava che la nuova amministrazione nordamericana avrebbe preso misure efficaci per porre la sua legislazione in consonanza con le decisioni della OMC.

 

 

Nella OMC si esige che

gli USA rispettino Cuba

 

 

21 gennaio '09 - www.granma.cu (AIN)

 

 

Numerosi componenti dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) hanno inviato un messaggio chiaro ed esplicito al nuovo governo degli Stati Uniti perchè in futuro smetta di usurpare le marche cubane, ha reso noto PL da Ginevra.

 

In un dibattito svolto nell’Organismo delle Soluzioni delle Differenze (OSD) della OMC, 15 delegati, includendo la rappresentanza cubana, hanno criticato Washington per la prolungata mancanza di rispetto delle risoluzioni adottate.

 

La Comunità Europea, che rappresenta i 27 integranti della UE, Cuba, Venezuela, Uruguay, Cina, India, Tailandia, Vietnam, Ecuador, Brasile, Bolivia, Messico, Argentina, Nicaragua e Cile, hanno condannato la Sezione 211 nordamericana.

 

Tutti gli oratori hanno chiesto alla nuova amministrazione statunitense di porre la sua legislazione nazionale in consonanza con l’Accordo sui Diritti di Proprietà intellettuali e relazionati al commercio (ADPIC).

 

Inoltre sono state ricordate le risoluzioni e le raccomandazioni sulla Sezione 21 del 1998, che ha facilitato l’usurpazione della nota marca di rum cubano Havana Club, da parte  della compagnia Bacardi.

 

Jorge Ferrer, ministro consigliere della Missione Permanente di Cuba presso le  Nazioni Unite e gli organismi internazionali a Ginevra, ha ricordato che la Sezione 211 è contraria alle norme dei diritti internazionali ed è vigente da più di dieci anni.

 

Inoltre gli Stati Uniti non modificano nemmeno la relazione sulla situazione che presentano ogni mese, ha segnalato ed ha ricordato che Washington non rispetta i principi fondamentali dell’Accordo sugli ADPIC, e quindi non dovrebbe avere il diritto di presentare nuove denunce sulla base dell’accordato in materia di proprietà intellettuale.

 

Se non basta l’approvazione di leggi che danneggiano la registrazione e il brevetto  delle marche cubane e propiziano le compagnie nemiche di Cuba come la Bacardi,  è stata anche incrementata la tendenza a procedere con altre marche, ha indicato Ferrer.

 

L’intenzione  vuole ingannare e non rispetta nemmeno il diritto dei consumatori, ha detto ancora ed ha posto come esempio i casi scoperti di  "PRIMO DE CUBA" e "SPIRIT OF CUBA", usati da titolari della Pennsylvania  e della Florida, rispettivamente.