Cuba denuncia la difficoltà di

 

pagamento agli organismo

 

svizzeri a causa dell’embargo

 

21 ottobre 2009 - www.granma.cu

 

L’Ambasciatore cubano a Ginevra, Rodolfo Reyes, ha oggi denunciato le difficoltà del suo paese di rispettare i pagamenti alle organizzazioni internazionali con sede in Svizzera, a causa dell’embargo degli Stati Uniti.

 

Esiste una marcata persecuzione dei trasferimenti finanziari cubani in ragione dell’embargo, ha affermato Reyes in una conferenza stampa.

 

Il diplomatico ha spiegato che la maggioranza degli organismi internazionali dispongono, per ricevere i contributi statali, di un conto bancario presso la banca UBS.

 

Gli Stati Uniti hanno sanzionato tale istituzione finanziaria svizzera per un ammontare di 100 milioni di dollari, in osservanza della propria politica coercitiva, ha aggiunto.

 

È stato impedito a Cuba di continuare a realizzare le proprie transazioni finanziarie internazionali attraverso l’UBS, e lo Stato deve pertanto operare mediante terzi, aggiungendo ai pagamenti anche l’importo dei servizi bancari, ha puntualizzato il diplomatico.

 

Di fronte al concerto dell’ONU e di altri organismi situati nella capitale elvetica, ha riaffermato che l’attuale Governo statunitense ha continuato a pieno il suo accerchiamento economico, finanziario e commerciale dell’Isola.

 

Non è stata annunciata, e tanto meno intrapresa, nessuna azione mirata a smantellare la complessa rete di leggi e disposizioni amministrative che conformano la base legale e di regolamentazione dell’embargo, ha detto.

 

Reyes ha anche aggiunto che numerose entità internazionali radicate in Svizzera hanno risposto alla nota del Segretario Generale delle Nazioni Unite (Ban Ki-Moon) relativamente a tale tema questo stesso anno.

 

Al rispetto, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha riaffermato che le Nazioni Unite sono il foro appropriato nel quale trattare le questioni relazionate con l’embargo economico, commerciale e finanziario contro Cuba.

 

Nello stesso modo, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni ha segnalato che continua a prendere in piena considerazione le preoccupazioni espresse da Cuba relativamente all’interferenza nelle proprie comunicazioni a causa dell’ostilità di Washington.

 

L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha riconosciuto che l’embargo danneggia il settore, e colpisce in particolar modo la popolazione, nel momento in cui tra le altre cose, ostacola lo sviluppo del paese ed il miglioramento dell’infrastruttura sanitaria primaria.

 

In maniera simile si è pronunciata la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD).

 

Il capo della missione diplomatica cubana ha ricordato la non osservanza, da parte degli Stati Uniti, delle raccomandazioni dell’Organo d’Appello del 2002 dell’Organizzazione Mondiale del Commercio in relazione con la Sezione 211 della Legge Omnibus de Asignaciones.

 

La Sezione 211, entrata in vigore nell’ottobre del 1998, impossibilita il registro e la rinnovazione di determinate marche cubane. Si tratta di una chiara manifestazione, nella sfera dei diritti di proprietà intellettuale, dell’embargo imposto a Cuba dal 1992, ha concluso.