31 dicembre 1958:
 

Camilo libera Yaguajay

 

31 dicembre 2009 - Cristóbal Alamo Pérez  www.granma.cu (AIN)

 

L’ultimo giorno del 1958 marcò la vittoria ribelle a Yaguajay, con lo svolgimento del combattimento più lungo nelle gesta di liberazione nell’allora provincia di Las Villas.

 

La battaglia era guidata personalmente dal  Comandante Camilo Cienfuegos.

 

Meno di 200 combattenti del Fronte Nord di Las Villas assediarono dal 21 dicembre, quasi il doppio dei soldati della dittatura, bene armati, la maggioranza trincerati nella caserma dello squadrone della Guardia Rurale.

 

Da quel giorno i plotoni ribelli dominarono le posizioni nemiche del paese, che furono distrutte o abbandonate. 

 

Tra queste il municipio, il generatore elettrico e l’Hotel Plaza, sino a liberare totalmente l’area urbana il 24 di dicembre.

 

Cominciò così la fase più difficile: entrare nella tana batistiana, una costruzione solida, situata in una pianura e totalmente  isolata. Questo aumentava  le difficoltà dell’assedio dei ribelli che mancavano d’artiglieria e di armi pesanti.

 

Per facilitare l’azione, su proposta degli operai  dello zuccherificio, con un bulldozer costruirono un carro armato da guerra, a cui installarono un lanciafiamme, un’opera dell’ingegno popolare, per attaccare il nemico.

 

Nacque così il “Dragon 1”, il primo carro blindato dell’Esercito Ribelle nel territorio centrale di Cuba.

 

In tre occasioni l’improvvisato “carro armato” attaccò la posizione batistiana con forte rischio per i suoi  conduttori, avendo come disse Camilo, soprattutto un effetto psicologico sui nemici che si riparavano dietro i muri dell’edificio militare.

 

Il 31 dicembre del 1958 la situazione per gli assediati era insostenibile.

 

Camilo  domandò la loro resa.  Il capo nemico inizialmente la respinse, ma poi accettò e cosi si conclusero le operazioni che contribuirono al trionfo della Rivoluzione.      

 

Senza riposare la colonna Antonio Maceo, guidata dal suo Capo, partì per L’Avana, per compiere l’ordine del Comandante in Capo Fidel Castro: occupare l’accampamento di Columbia per consolidare la vittoria popolare.

 

Come simbolo delle trasformazioni, le tane batistiane in quella regione divennero le principali istituzioni assistenziali della sanità pubblica nel territorio rendendo onore a Joaquín Paneca, combattente ribelle ucciso durante la liberazione di Yaguajay.

 

Dall’ottobre scorso, nella zona dove si sferrarono le battaglie, riposano nel Mausoleo del Fronte Nord di Las Villas,  i resti di coloro che offersero la vita in quelle gesta d’emancipazione o dopo il trionfo della Rivoluzione. 

 

Lì la figura di Camino, ancora oggi continua a vincere il nemico e a salvaguardare le conquiste del socialismo.