Si commemora la prima cena

carbonara della Rivoluzione

 

16 dicembre 2009 - Bárbara Vasallo Vasallo www.granma.cu (AIN)

La prima cena carbonara del 24 dicembre del 1959, a Soplillar, alla quale assistette il leader della Rivoluzione Fidel Castro, sarà commemorata nello stesso territorio per celebrare il suo mezzo secolo.

 

Alexis Leyva Machado (Kcho), riconosciuto artista plastico cubano, al fronte della Brigata Martha Machado, si incaricherà di lavorare ad una creazione per l’umile luogo di carbonari, fino al quale andò Fidel per festeggiare con gli abitanti del luogo.

 

Testimoni raccontano che il Comandante in Capo, arrivò in compagnia di Celia Sánchez Manduley e altri dirigenti rivoluzionari, e che mangiò la tipica cucina cubana, con dolci dell’unico negozio esistente per il popolo.

 

La Brigata artistica ricostruirà con resina e foglie di palma le case di Carlos Méndez e Francisca Amengual, la più umile delle case, tale e quale a come erano in quell’epoca, e all’ interno appariranno anche le foto del momento storico che presterà un museo locale.

 

Solpillar, uno dei luoghi della Ciénaga de Zapata, a 800 chilometri al sud-est di L’Avana, totalmente dimenticata nella geografia cubana prima del trionfo della Rivoluzione, è attualmente esempio delle trasformazioni sociali avvenute in questo mezzo secolo.

 

Efraín Otaño, Vicepresidente del Governo nel municipio ha detto ad AIN che ancora vivono vari membri delle famiglie dei personaggi di quel momento, perché gli ascendenti più piccoli avevano un’età compresa tra i 13 e i 14 anni.

 

Julio Morín Ponce, storico del territorio, ha promosso il riscatto dello spazio, che sarà fonte di storia viva per le generazioni presenti e future, di come, fin dai primi momenti, la Rivoluzione si occupò degli essere umani più umili e poveri.

 

A Soplillar risiede anche Nemesia Rodríguez Montano, la bambina vittima del bombardamento di Playa Girón ad opera dei mercenari, avvenuto nell’aprile del 1961, che ispirò al poeta Jesús Orta Ruiz, El Indio Naborí, la sua mondialmente riconosciuta Elogía de los zapaticos blancos.