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Carlos Manuel de Céspedes, il Padre della Patria 27 febbraio 1874-2009
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27 febbraio '09 - www.granma.cu |
Quegli uomini che s’iscrivono decisi nella storia e innalzano al massimo il momento in cui tocca loro vivere.
Quegli uomini che abbracciano con passione la sacra causa della libertà e della dignità e consegnano la loro vita e il loro sangue generoso per un destino migliore per l’essere umano.
Uno di quegli uomini fu Carlos Manuel de Céspedes, il Padre della Patria, che un giorno come oggi, 135 anni fa, morì in un combattimento disuguale in piena Sierra Maestra.
“È indispensabile, dichiaro José Martì parlando di de Céspedes, aver posto tutto un popolo sulle proprie spalle per sapere quale fu la forza di colui che senza altre armi che un bastone di tartaruga con l’impugnatura d’oro, decise di fronte a una nazione implacabile, di toglierle per la libertà il suo dominio più infelice, come chi toglie ad una tigre il suo ultimo cucciolo”.
La forza non era nel braccio di de Céspedes, ma nella sua volontà d’acciaio, nel suo enorme patriottismo che come le ali di un lampo illuminarono intelligenze, svegliarono gli spiriti e generarono luce ed entusiasmo, per mostrare il cammino da seguire alla sua generazione e alle generazioni future.
La sua forza andò al di là della sua morte in battaglia a San Lorenzo, lottando solo di fronte alle truppe nemiche.
Céspedes, ha detto Fidel: "Simbolizzò lo spirito dei cubani di quell’epoca, simbolizzò la dignità e la ribellione di un popolo ancora eterogeneo che cominciava a nascere nella storia.
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