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Le strade sono degli studenti
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28
novembre 2009 - Margarita Barrios www.granma.cu
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Migliaia di giovani hanno partecipato ad una marcia combattiva di riaffermazione rivoluzionaria, dalla storica Scalinata dell’Università de L’Avana, sino alla Spianata de La Punta, per rendere omaggio agli otto studenti di medicina vilmente assassinati 138 anni fa dal colonialismo spagnolo.
Nel monumento che sorge nel luogo della fucilazione, avvenuta il 27 novembre del 1871, sono state poste corone di fiori del Comandante in Capo, Fidel Castro, del Generale d’Esercito Raúl Castro, Presidente della Repubblica di Cuba e di differenti organizzazioni e centri studenteschi.
Ai piedi della Scalinata, Gladys Gutiérrez Bugallo, presidentessa della FEU, che ha convocato gli studenti alla marcia, ha detto che i giovani cubani hanno molte ragioni per difendere la Rivoluzione.
“Il perfezionamento del socialismo lo otterremo noi stessi, da Cuba, con gli sforzi di tutti e la fiducia nel trionfo delle idee giuste che proclamiamo.
Questa marcia è la mostra, per Cuba e per il mondo, della esercito studentesco che si prepara ad affrontare qualsiasi provocazione”, ha dichiarato.
“Ai traditori, ai nemici ed ai vendipatria, mandiamo solo un messaggio: le strade di Cuba sono nostre, perchè sono state di Mella, Guiteras, José Antonio, Fructuoso, Camilo e del Che. Queste strade sono nostre perchè noi siamo disposti a morire per difenderle!”
La marcia è stata aperta da Olga Lidia Tapia e Víctor Gaute, membri della Segreteria del Comitato Centrale del Partito; da Liudmila Álamo Dueñas, prima segretaria della UJC, dal Comandante Faure Chomón e da altri membri del Directorio 13 de Marzo, da dirigenti e professori universitari, tra i tanti.
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Gli studenti e la Patria il 27 novembre Come i Cinque erano innocenti
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25 novembre 2009 - María Elena Álvarez www.granma.cu |
Venerdì 27 giungeranno alla spianata de La Punta gli studenti cubani, come ogni 27 novembre, riaffermando il loro impegno con il popolo, con la storia ed il presente della Patria e con un futuro sempre in Rivoluzione.
Gli studenti marceranno da calle San Labaro, dalla scalinata dell’Università, sino al luogo in cui 138 anni fa furono fucilati otto studenti di medicina, vittime dell’odio, l’arbitrarietà, l’impotenza e la paura del colonialismo spagnolo che reggeva allora il destino dell’Isola.
Maydel Gómez, membro della Segreteria Nazionale della Federazione Studentesca Universitaria, ha confermato che la manifestazione di massa partirà alle quattro del pomeriggio, al termie di un breve discorso di Gladys Gutiérrez, presidentessa della veterana organizzazione.
“Questa marcia patriottica sarà un grido di lotta contro quel crimine atroce e contro tutte le ingiustizie di questo mondo”, ha detto, ed ha ricordato che un 27 novembre del 2000 iniziò a Miami la farsa giudiziaria contro i Cinque cubani, ugualmente innocenti e vittime di una vendetta politica simile a quella del 1871.
“Marceremo per la libertà di Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González”, ha sottolineato la dirigente del movimento studentesco ed ha segnalato che la sfilata ricorderà quella avvenuta mezzo secolo fa, organizzata dalle milizie universitarie e come sempre gli studenti di medicina apriranno la marcia.
Tra le molte motivazioni per partecipare ha ricordato la preparazione del IX Congresso dell’Unione dei Giovani Comunisti e la celebrazione del 87º Anniversario della FEU, oltre ad un nuovo gennaio in Rivoluzione.
Guardie d’onore aspetteranno la marcia nel Mausoleo de La Punta; poi la processione raggiungerà il cimitero di Colon, per rendere omaggio ai resti di Carlos de la Torre, Alonso Álvarez, Pascual Rodríguez, Eladio González, Ángel Laborde, José de Marcos Medina, Anacleto Bermúdez y Carlos Verdugo.
Sono previste marce di studenti ed altre azioni, come parte dell’omaggio della gioventù studiosa ai suoi martiri, simbolo eterno di secoli di ribellione, di lotte e di sogni in tutte le province dell’Isola.
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