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Problemi nella rotta delle droghe
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23 giugno '09 - M.Alonso www.granma.cu |
Una vecchia polemica. Azioni che non riescono. Rifiuti alla cooperazione: così si può ritrarre il panorama attuale nella politica del governo degli Stati Uniti verso Cuba in materia di lotta al traffico di stupefacenti.
L'isola si trova al centro dell'itinerario della droga tra l'America del Sud e gli Stati Uniti, il maggior consumatore. Aerei provenienti dal continente, assicurano le autorità cubane, lanciano i pacchi in mare, vicino alle coste, per essere raccolti da lance rapide provenienti dalla nazione del nord.
Questo argomento non è nuovo. Bernard Leroy, consigliere giuridico dell'Ufficio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite contro la Droga ed il Crimine, lo ha ricordato recentemente all'Avana, riferendosi all'esistenza di gravi problemi legati all'itinerario della cocaina in Colombia, Haiti ed altre nazioni della zona, dove le persistenti difficoltà impediscono di sradicare il narcotraffico.
Leroy ha assistito al Seminario regionale di Assistenza Giudiziaria Reciproca dell’America Latina e i Caraibi sui Trattati per la Fiscalizzazione Internazionale degli Stupefacenti e Sostanze Psicotrope.
Erano presenti, inoltre, esperti di: Brasile, Colombia, Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti, Giamaica, Trinità e Tobago, Panama e Venezuela.
Il funzionario dell’ONU ha elogiato la politica della Maggiore delle Antille contro il narcotraffico ed il consumo di droga, così come l'effettiva politica del suo governo contro questo flagello mondiale.
Ha riferito che tutte le nazioni avevano sottoscritto nel 1988 la Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope ed ha esortato a cooperare nella lotta, nonostante gli USA, paese che non mantiene la collaborazione con Cuba in quest’importante campo.
Il ministro della Giustizia di Cuba, María Esther Reus, ha ribadito la volontà del governo di collaborare su tutto quanto concerne la lotta al traffico di droghe e la necessità di concertare le leggi di ogni nazione, con l’obiettivo di rendere la lotta più efficace.
Questa politica “ci renderà più forti nell'applicazione efficace ed efficiente della legge”, ha detto il ministro.
Nel 2008 le autorità cubane hanno sequestrato 801,19 chilogrammi di marijuana e cocaina (1200 in meno rispetto l’anno precedente), grazie alla crociata contro il traffico di stupefacenti.
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Cuba riafferma la decisione di lottare contro le droghe |
16 giugno '09 - L.L.Perez www.granma.cu
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Maria Esther Reus Gonzalez, ministro della Giustiza di Cuba (MINJUS), ha ribadito ieri la volontà del suo paese di collaborare nella lotta contro la criminalità internazionale ed il narcotraffico.
Ratifichiamo il nostro appoggio alla cooperazione contro gli stupefacenti illeciti, in consonanza con la reale volontà politica del nostro Governo e del nostro Stato per affrontare questo flagello, ha affermato durante un incontro specialistico sul tema.
Reus Gonzalez ha pronunciato il discorso d’apertura al Seminario Regionale di Assistenza Giuridica Reciproca dell’America Latina ed i Caraibi sui Trattati per la Fiscalizzazione Internazionale degli Stupefacenti e Sostanze Psicotrope, cominciato ieri all’Hotel Palco dell’Avana.
Alla presenza degli esperti di: Bahamas, Brasile, Colombia, Cuba, Repubblica Domenicana, Haiti, Giamaica, Panama, Trinidad e Tobago e Repubblica Bolivariana del Venezuela, il ministro cubano ha considerato che l’armonizzazione delle legislazioni nazionali “ci farà più forti per l’applicazione efficace ed efficiente della Legge”.
Le sessioni dell’evento si svolgeranno fino a domani e rappresentano una nuova fase di cooperazione di Cuba con l’ Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC), per la regione caraibica e latinoamericana con il fine di applicare le Convenzioni sulla materia.
Cuba ha invitato negli ultimi anni vari relatori e funzionari dell’ONU, ha sottoscritto accordi contro il narcotraffico con 33 paesi. E’ firmataria, inoltre, dei principali accordi e convegni internazionali contro il traffico di stupefacenti.
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Al via il Seminario
regionale contro le droghe |
15 giugno '09 - L.L.Perez www.granma.cu
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Esperti di 10 paesi assisteranno al Seminario Regionale di Assistenza Giuridica Reciproca dell’America Latina ed i Caraibi sui Trattati per la Fiscalizzazione Internazionale degli Stupefacenti e Sostanze Psicotrope che comincia oggi all’Avana.
Le sessioni si estenderanno fino a lunedì prossimo, ha riferito all’agenzia AIN Julio A. Alfonso Fonseca, direttore delle Relazioni Internazionali del Ministero della Giustizia, indicando che saranno presenti delegati di: Brasile, Bolivia, Colombia, Cuba, Haiti, Giamaica, Panama, Trinidad e Tobago, Repubblica Domenicana e Venezuela.
Ha aggiunto che le sessioni dell’evento rappresentano una nuova fase di cooperazione di Cuba con l’ Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC), per la regione caraibica e latinoamericana con il fine di applicare le Convenzioni sulla materia.
Cuba ha invitato negli ultimi anni vari relatori e funzionari dell’ONU, ha sottoscritto accordi contro il narcotraffico con 33 paesi. E’ firmataria, inoltre, dei principali accordi e convegni internazionali contro il traffico di stupefacenti.
Nel 1989, Cuba ha creato la Commissione Nazionale delle Droghe, nel 1993 ha approvato il Piano Maestro per combattere il traffico di queste sostanze e nel 1999 il Programma Nazionale Integrale per prevenirne l’uso indebito.
Le autorità cubane, nel 2008, hanno sequestrato 801,19 chilogrammi di marijuana e cocaina, 1.200 in meno rispetto il 2007. Cuba è al centro della rotta della droga tra l’America del Sud e gli Stati Uniti. Aerei provenienti dal sud del continente lasciano cadere in mare, vicino le sue coste, pacchi contenenti droga affinché siano raccolti da lance rapide provenienti dal nord.
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