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XXIX festival dei Caraibi Guntánamo: gli artisti condannano il colpo di Stato in Honduras
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6 giugno 2009 - Y.V.Marcé www.granma.cu (AIN) |
L’inaugurazione del capitolo di Guantanamo del XXIX Festival dei Caraibi è divenuta una Tribuna Aperta di condanna al colpo di Stato in Honduras, e di solidarietà con la nazione centroamericana ed il suo legittimo presidente Manuel Zelaya.
Gli artisti e i cittadini che hanno partecipato all’apertura dell’incontro hanno condannato la violenza scatenata dall’oligarchia e dalle forze militari ed hanno reclamato il ritorno della democrazia in questo paese e del legittimo capo di Stato eletto costituzionalmente.
La gala d’apertura del Festival dei Caraibi, a Guantanamo, ha presentato le più antiche tradizioni della cultura, con le attuazioni delle compagnie Balletto Folklorico Babul, Danza Libre, e Jagüey, oltre al gruppo musicale Guajiro y su Changüí.
Inoltre nella giornata è stata presentata la Banda Municipale dei Concerti, considerata una della migliori del genere nell’Isola.
Il centro storico della quinta città più popolata di Cuba ha accolto il preludio della Festa del Fuoco, i cui festeggiamenti sono condivisi tra questa provincia e la vicina Santiago di Cuba.
Dedicata all’Honduras e alla cultura garífuna, questa edizione dell’appuntamento vuole ampliare la conoscenza su questo gruppo etnico e pronunciarsi sulla difficile situazione politica che sta vivendo la nazione centro americana dopo il colpo di Stato perpetrato domenica 28 giugno.
I garífunas, chiamati anche “caribes negros”, sono un gruppo etnico prodotto dalla miscela tra africani e indios dei Caraibi e stando ai dati conosciuti, giunsero in America Centrale dal XVIII secolo.
Nelle loro danze, come nella musica ed in tutto il resto delle loro espressioni, è vigente la presenza africana.
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