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Gibara, città aperta al Cinema Povero
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6 aprile 2009 - C.Crespo www.granma.cu |
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Quando lo scorso 17 settembre è morto il cineasta Humberto
Solás, molti hanno pensato che il Festival Internazionale del Cinema Povero di Gibara sarebbe scomparso a sua volta.
In quei giorni la bella cittadina di mare era stata devastata da uragani che hanno provocato terribili distruzioni, ma la volontà degli artisti e delle istituzioni ha reso possibile far sì che il Festival ritorni, tra il 13 ed il 19 aprile (quando si stampa questo giornale), con lo spirito che lo ha sempre caratterizzato e con il nome di Festival Internazionale del Cinema Povero di Humberto Solás.
La competizione s’inaugurerà con la proiezione del film “Un día de novembre”, del celebre regista.
Tra le 266 opere presentate, 112 fanno parte della sezione ufficiale che include i materiali che parteciperanno alla premiazione; poi ci sarà una mostra parallela fuori concorso, con 76 lavori che saranno in gara con 8 modelli e 21 sceneggiature, 9 lungometraggi, 28 cortometraggi di ficcion e 31 documentari.
In questa edizione si renderà omaggio a Tomás Gutiérrez Alea, come desiderava fare lo stesso Humberto, con la proiezione del documentario “Titón: de La Habana a Guantanamera”, realizzato da Mirtha Ibarra.
Ci saranno diversi incontri teorici in cui si discuteranno temi cruciali, relazionati con l’universo audiovisivo contemporaneo, come il forum principale “Per un Cinema Povero, meno "povero", ed il Forum omaggio al cinema cubano “Lavori invisibili nell’industria del cinema: una scuola pendente”.
Come ogni anno, la musica e le belle arti incontrano il loro spazio nelle strade di Gibara. S’inaugureranno esposizioni di fotografie allegoriche di Solás, con un’esposizione del Premio Nazionale delle Belle Arti, lo scultore Osneldo García e dell’anglo-nordamericano Peter Nadin.
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