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Dibattiti sul teatro attuale |
5 novembre 2009 - Anubis Galardy www.granma.cu (PL) |
Il gruppo brasiliano Folias e lo statunitense Infinite Stage hanno tenuto un dibattito sulla creazione scenica ed il legato poetico nelle società contemporanee, nell’evento teorico del XIII Festival Internazionale del Teatro de L’Avana. A questa analisi hanno partecipato anche Argos Teatro e lo Studio Teatrale de Santa Clara, tutti e due dell’Isola.
Un seminario di tre giorni sull’opera del già deceduto drammaturgo tedesco Heiner Müller, (1929-1995), organizzato da Ivica Buljan, del Mini Theater di Slovenia, completa la proposta teorica.
Inaugurato lo scorso 29 ottobre, questo XIII Festival Internazionale de L’Avana che è un omaggio ai 50 anni della Rivoluzione cubana, ospita gruppi di 16 paesi, con un’amplia rappresentazione dell’America Latina.
Nelle sale dei teatri della capitale, il pubblico sta apprezzando Teruel e la continuità del sogno, del Bachín Teatro, dell’ Argentina oltre al gruppo cileno Plancton che presenta Santo Progreso, che racconta di un popolo dove giunge un misterioso personaggio che porta presunte bontà di un mondo moderno e globalizzato.
Gli ecuadoriani del Teatro de la Vuelta inaugurano Plush, ispirato ad un artista di circo in decadena inun cnlfito tra la natura e la tecnologia.
Il gruppo Stege degli Stati Uniti, presenta Invierno bajo la mesa, di Roland Topor, la storia di una traduttrice che affitta lo spazio sotto la sua scrivania ad un emigrante dell’Europa centrale.
Le compagnie cubane El público e Teatro de la Luna propongono Ay, mi amor!, un omaggio al già deceduto attore Adofo Llauradó, e Delirio habanero, rispettivamente.
Questi sono solo alcuni titoli indicativi delle rappresentazioni, dato che nel Festival si presentano 30 opere dell’America Latina, Stati Uniti ed Europa, con lo stesso numero di opere dell’Isola, con proposte che coprono cinque decenni di creazione teatrale nella Rivoluzione.
L’incontro è auspicato dal Consiglio Nazionale delle Arti Sceniche e termina domenica 8 novembre. |
Domani comincia il XIII Festival Internazionale di Teatro de L’Avana Nell’ambito del festival, a partire dal 30 inizierà anche il colloquio 50 anni di teatro in Rivoluzione, che si terrà fino al 7 nella sala Villana dell’UNEAC
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29 ottobre 2009 - José Luis Estrada Betancourt www.granma.cu |
Con la presentazione della Compagnia Opera de la Calle (16:00), che un’ora dopo lascerà il posto all’atto inaugurale, nella sala Tito Junco, comincerà il XIII Festival Internazionale del Teatro de L’Avana, nel Centro Culturale Bertolt Brecht.
Però questo non sono le uniche proposte per la giornata di apertura, perché alle 19:30, il Teatro dell’Ordine Terza, sede della compagnia del teatro infantilela Colmenita, accoglierà lo spettacolo di E eppur, si muove, “Parodia in due atti”, originale di Alexander Jmélik, e che Carlos Alberto Cremata ha montato per i suoi ragazzi, utilizzando parte dell’imprescindibile musica di Silvio Rodríguez.
A partire dal 30, più di 15 sale della capitale offriranno funzioni, mentre le piazze (Delle Armi, Vecchia e Gallizia) e i parchi (Víctor Hugo, John Lennon, Mariana Grajales, Córdova e Trillo) si trasformeranno in giganteschi palchi all’aria aperta.
Il 30 inizierà anche il colloquio 50 anni di teatro in Rivoluzione, che si terrà fino al 7 nella sala Villana dell’UNEAC, sempre dalle 10:00. D’altra parte, l’ISA, l’ENA, l’EIA, il Centro di Danza e la sede del Gruppo Folkloristico Nazionale riceveranno i laboratori.
In questa XIII edizione si esibiranno importanti gruppi come El Público, Argos Teatro, Buendía, Teatro de la Luna, Pálpito, Teatro de las Estaciones e El Ciervo Encantado, mentre saranno rappresentati paesi come Argentina, Brasil, Messico, Colombia, Stati Uniti, Turchia, Francia, Italia, Spagna, Slovenia, Croazia, Ecuador, Germania e Cile.
Il XIII Festival Internazionale del Teatro de L’Avana si chiuderà il prossimo 8 novembre alle 17:00 nella sala García Lorca del Gran Teatro de L’Avana.
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