Le torture della CIA:

una bufera su Obama  

 

20 aprile '09 -  www.granma.cu

 

 

Una  bufera di  critiche su  Barack Obama, sotto  accusa  sia da

Tutte le torture del Pentagono
Il disonore dell’uomo

 

Waterboarding: è la simulazione d’annegamento: il detenuto  viene steso su una panca inclinata, con i piedi in alto e un panno sulla bocca e sul naso.

Quantità di acqua gli vengono versate sulla testa a intervalli  regolari. Questa tecnica aumenta il diossido di carbonio nel sangue e rende difficile la respirazione.

Privazione del sonno: il detenuto viene incatenato in piedi con le mani davanti al corpo per impedirgli di addormentarsi, con pochi  centimetri di mobilità. La spiegazione  consiglia di usare questa tecnica per periodi limitati,  sino a quando si manifestano  allucinazioni e ipotermia.

Nudità: il detenuto viene lasciato  completamente nudo sino a quando la temperatura ambientale e la sua salute lo permettono.  

Questo metodo provoca umiliazione ma non causa sofferenze mentali o fisiche, si legge nelle istruzioni.

Digiuno: il detenuto viene lasciato senza cibo e gli vengono somministrati dei liquidi che, secondo la CIA, lo nutrono a sufficienza. Il documento spiega  che alcune diete dimagranti sono anche meno caloriche.

Colpo all’addome: il detenuto viene fortemente colpito sull’addome a intervalli regolari con il dorso della mano.  Questa tecnica va applicata a pratiche “più convincenti”  come il wall standing.

La Cravatta: la testa del detenuto viene bloccata  con entrambe le mani ai lati del collo e mossa in maniera  veloce.

Gli Schiaffi: si danno con le dita della mano leggermente aperte per  produrre shock, sorpresa e umiliazione più che dolore.

Stretta della testa: si fa  con le mani aperte sui lati della faccia del detenuto e gli si blocca completamente la testa. Meglio non  mettere le dita negli occhi.

Wall Standing: il detenuto viene posto  contro un muro con i piedi a un metro e mezzo e le mani appoggiate alla parete per far sì che tutto il peso ricada sulle dita e si provochino  stress e una gran fatica muscolare  per molto tempo, che però non viene considerata  sofferenza.

Poi c’è il metodo d’annaffiare il detenuto o costringerlo a posizioni innaturali e dolorose per molto tempo: per la CIA questa non è assolutamente sofferenza. Poi si isola il detenuto e lo si costringe in un contenitore di un metro per due, al buio,  non per torturarlo, ma solo per sconvolgergli  i sensi. A volte nel container si mette un insetto che punge  la vittima.

Infine si chiama walling il metodo di piazzare un uomo prigioniero con le ginocchia contro un muro e dargli forti spinte  sulla schiena per farlo sbattere.  La CIA consigli di mettergli un panno arrotolato alla testa per non far vedere gli ematomi e le ferite.

 

 destra che da sinistra dopo la pubblicazione dei memorandum sulle torture permesse alla CIA di George W. Bush sugli uomini di al Qaida.

 

Il presidente degli Stati Uniti è stato criticato sia per aver svelato nei dettagli i metodi brutali usati negli interrogatori che per aver garantito l'immunità agli 007 che "in buona fede" li hanno posti in atto.

 

Il capo dell'intelligence nazionale Dennis Blair ha risposto alla raffica di critiche affermando che gli Stati Uniti «non utilizzeranno più queste tecniche in futuro. Ma sono determinati a difendere quanti si sono conformati alle direttive». E lo stesso Obama non ha raccolto le accuse di aver scagionato chi, obbedendo agli ordini, ha eseguito atti che la sua stessa amministrazione ha giudicato "una pagina buia e dolorosa" nella storia d'America: «È gente che ha fatto il proprio dovere», ha detto il presidente.

 

A sparare a zero su Obama per l'immunità agli agenti della CIA sono le organizzazioni per i diritti umani: "Il dipartimento della Giustizia offre l'impunità a individui che, secondo lo stesso ministro della giustizia Eric Holder, hanno torturato prigionieri", ha protestato Larry Cox di Amnesty International, mentre Anthony Romero della Aclu (l'asssociazione libertaria American Civil Liberties Union) ha chiesto ad Obama di affidare a un magistrato indipendente il compito di indagare e possibilmente ottenere il rinvio a giudizio di chi ha autorizzato e posto in atto metodi di tortura.

 

L'ex capo della CIA di Bush Michael Hayden e l'ex Attorney General della passata amministrazione Michael Mukasey hanno invece tuonato sul Wall Street Journal: Obama "si lega le mani nella guerra al terrorismo".

 

"La pubblicazione di queste opinioni non era necessaria dal punto di vista legale ed è stata poco saggia dal punto di vista politico: il suo effetto sarà di invitare quella forma di paura istituzionale di recriminazioni che indebolì le operazioni dell'intelligence prima dell'11 settembre".

 

Secondo i due esponenti dell'amministrazione Bush inoltre i documenti rivelano ai terroristi cosa aspettarsi in un interrogatorio della CIA se questi metodi, tra cui il "waterboarding" che simula l'annegamento, dovessero essere di nuovo approvati.

 

In tutto i memorandum rivelano 14 tecniche di interrogatorio su cui l'amministrazione Bush aveva dato luce verde: del waterboarding molto era noto, meno noti i particolari sulla privazione del sonno (per undici giorni di seguito) o il confinamento in una scatola buia dove venivano fatti entrare insetti sfruttando le fobie del detenuto. Ci sono poi nudità forzata, docce gelate e percosse.

 

I documenti sono stati resi pubblici con pochissime censure, segno che Obama ha preso le distanze dalle richieste della CIA di mantenere segreti i dettagli degli interrogatori. Lo stesso capo della CIA della nuova amministrazione, Leon Panetta, aveva sostenuto che, rivelando queste informazioni, si sarebbe creato un precedente per future pubblicazioni di metodi di raccolta dell'intelligence.