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Cuba considera molto positivo l’esame sui diritti umani |
10 febbraio '09 - www.granma.cu
(PL) |
Cuba ha considerato molto positivi i risultati dopo l’Esame Periodico Universale (EPU) del Consiglio dei Diritti Umani (CDH), adottato a Ginevra dal Gruppo di Lavoro responsabile del tema.
Nel processo finale di questo segmento, l’Uruguay, a nome della Troika integrata con Gabon e Bosnia-Herzegovina, ha riportato l'analisi e le considerazioni sulla relazione cubana, con parole di lode, approvate dalla presidenza del plenario.
La ministra di Giustizia di Cuba, Maria Esther Reus, capo della delegazione dell'Isola, ha espresso la sua soddisfazione con le conclusioni del EPU ed ha considerato positiva la nuova messa a fuoco della cooperazione, rispettosa, obiettiva, imparziale e non selettiva.
Ha sottolineato che il rapporto ha ricevuto 89 raccomandazioni, che Cuba ne ha accettate 60 ed ha informato che, per le altre 17, comunicherà il suo criterio prima dell'approvazione definitiva della relazione, nella sessione del 11 giugno prossimo.
Le obiezioni sono state scarse, a proposito della risoluzione 60/251 dell'Assemblea Generale, e partendo dalla sua natura incompatibile col diritto alla libera determinazione: “Dal momento che non metteremo mai in gioco la nostra sovranità, né gli ideali della nostra Rivoluzione”, ha affermato la Reus. “È stata una vittoria della verità e della giustizia”, ha commentato inoltre.
È stata riconosciuta la negativa influenza del blocco degli Stati Uniti nello sviluppo dei diritti a Cuba ed il processo ampio, partecipativo e trasparente dell'elaborazione della relazione per il EPU. Fonti della delegazione cubana hanno riferito che tra i suggerimenti accettati, 57 sono stati esposti da nazioni africane, asiatiche e dell'America Latina e dei Caraibi. Gli altri tre sono stati proposti dalla Svizzera, dall’Olanda e dalla Repubblica Ceca.
“È terminata l’epoca in cui il pretesto dei diritti umani da parte di Washington serviva per confermare il blocco. L'organismo incaricato della ONU ha terminato di praticare manipolazioni anticubane a Ginevra dopo 20 anni”, ha detto il primo vice ministro degli Esteri, Bruno Rodriguez.
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