Diritti umani: Stati Uniti un

gigante dai piedi d’argilla

 

3 marzo '09 -  www.granma.cu

 

 

Gli Stati Uniti hanno nuovamente lanciato accuse contro oltre 190 nazioni nello screditato rapporto del Dipartimento di Stato, in cui si omettono completamente le violazioni dei diritti umani nello stesso territorio USA.

 

Il rapporto di Washington in materia di diritti umani, tuttavia, diventa sempre più oscuro, com’evidenzia la relazione diffusa dalla Cina.

 

Nel "Rapporto sui diritti umani negli USA 2008" la Cina denuncia casi di razzismo indiscutibili, abusi della polizia, negazione dei diritti culturali delle minoranza e torture ai detenuti nella carcere della base navale nordamericana di Guantanamo, territorio cubano illegalmente occupato da Washington.

 

Come riportato in una relazione pubblicata nel settembre del 2008 dall’FBI, durante il 2007, negli Stati Uniti, si sono registrati 1,4 milioni di reati violenti, includendo 17mila omicidi, e 9,8 milioni di reati contro la proprietà.

 

Nella base navale di Guantanamo 250 persone sono ancora prigioniere, detenute al margine d’ogni assistenza legale. I confinati non hanno diritto ad un avvocato né a ricevere notizie dei loro familiari ed amici, come confermano le testimonianze di persone che sono state liberate dopo anni di prigionia, senza nessun’imputazione, mentre si denuncia che hanno altri 16mila detenuti nelle carceri in Iraq, Afghanistan, ecc., trasferiti da altri paesi in modo totalmente illegale.

 

Un recente studio del Centro per i Diritti Costituzionali (CCR), ha denunciato che i detenuti nell’illegale base di Guantanamo sono prigionieri in un circolo vizioso di isolamento che causa danni psicologici.

 

"I detenuti lì continuano a soffrire un confinamento solitario, abusi psicologici, alimentazione forzata abusiva a chi fa lo sciopero della fame, abusi religiosi e fisici e minacce di violenza da parte delle guardie e delle squadre della Forza di Reazione Immediata", segnala il rapporto.

 

 

Oltre Guantanamo, negli stessi Stati Uniti,

un cittadino su 100 cittadini è in carcere

 

 

La statistica è stata diffusa a metà dello scorso anno dal Pew Center on the States, svelando che 2319258 persone sono in carcere. Si tratta del paese con la maggior popolazione penale.

 

Gli scandali per le intercettazioni telefoniche senza permesso giudiziale, le morti di messicani nella frontiera con gli Stati Uniti, la rinascita dei gruppi d’odio nella società, reiterate denuncia per le torture a prigionieri e la protezione di terroristi, completano le lacune nella relazione del gigante nordamericano in materia di diritti umani.

 

 

Oltre 4 milioni di statunitensi

senza assicurazione medica e lavoro

 

 

Oltre quattro milioni di statunitensi hanno perso la loro assicurazione medica come conseguenza della crisi economica ed il numero dei nordamericani senza copertura medica cresce ogni giorno di 14mila, ha reso noto uno studio del Centro per il Progresso.

 

Il Dipartimento dei Servizi Umani e della Salute (HHS in inglese) ha avvertito che l’assicurazione governativa del settore, il Medicaid, marcia verso il collasso, al ritmo crescente della recessione e della disoccupazione nella nazionale.

 

Analisti dell’HHS hanno lanciato l’allarme che il costo dell’attenzione medica negli Stati Uniti potrebbe duplicarsi prima del 2017 e la contrazione economica della nazione sposterà oltre la metà delle spese federali verso l’attenzione medica prima del 2018, quando questo capitolo rappresenterà il 51,3% del bilancio del paese.

 

Il Dipartimento del Tesoro, intanto, ha annunciato che le nuove richieste del sussidio di disoccupazione sono passate da 631mila della settimana scorsa a 667mila. Questa cifra è la peggiore dall’ottobre del 1982, sebbene la forza lavorativa sia cresciuta del 50%.