GUANTANAMO Il Senato USA impedisce la chiusura dell’illegale carcere
|
21 maggio 2009 - www.granma.cu
|
Il Senato USA ha appena approvato di mantenere i detenuti nell’illegale carcere della Base Navale di Guantánamo ed evitare il loro trasferimento in prigioni degli Stati Uniti.
Questo è stato definito “un forte rovescio per il presidente Barack Obama”, ha scritto AP, dato che il capo dello Stato voleva chiudere la prigione per il gennaio del 2010.
La votazione è stata di 90 a 6, ed è avvenuta poco dopo che Obama annunciasse ufficialmente il suo piano per la chiusura del carcere.
Questo va di pari passo con ciò che è avvenuto la scorsa settimana nella Camera dei Rappresentanti, ugualmente disposti a mantenere nella Base i 240 reclusi senza trasferirli negli USA, nemmeno se in prigioni d’alta sicurezza.
Il mese scorso Obama ha chiesto 80 milioni di dollari per il Pentagono e per il Dipartimento di Giustizia, per far chiudere il centro per il gennaio del 2010.
I reclusi, in maggioranza, sono stati catturati in Afghanistan e sono sospettati di terrorismo.
La votazione è avvenuta dopo che il direttore del FBI, Robert Mueller, ha indicato al Congresso che vede con preoccupazione la possibilità che i detenuti di Guantánamo possano fomentare il terrorismo se saranno trasferiti negli Stati Uniti.
Un giudice federale ha sentenziato che il Governo degli Stati uniti può detenere a tempo indefinito alcuni dei reclusi di Guantánamo senza accuse di sorta, com’era stato deciso dall’amministrazione repubblicana di George W. Bush.
Il giudice federale John Bates, ha limitato, martedì notte, la definizione che il governo può stabilire chi può essere detenuto a queste condizioni ed ha ricordato che il Congresso nei giorni successivi al 11 settembre del 2001 aveva autorizzati il presidente a detenere chiunque fosse implicato nella pianificazione, appoggio e realizzazione di attacchi terroristici.
Il giudice, riporta l’agenzia AP, ha dato la sua opinione nel caso di vari detenuti della Base Navale che avevano fatto appello per la loro reclusione.
L’avvocato Jonathan Hafetz, dell’Unione Statunitense per le Libertà Civiche (ACLU por in inglese), ha detto che questa opinione viola le proibizioni costituzionali sulle detenzioni a tempo interinato e senza accuse.
|