“Avremo un futuro solo con
l’unità e l’integrazione...” Le parole di Esteban Lazo nel VI Vertice di Petrocaribe
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13 giugno '09 - www.granma.cu
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Cuba ha reiterato nel VI Vertice di Petrocaribe la volontà di partecipare ai processi d’integrazione della regione ed ha ratificato che non ritornerà a far parte della Organizzazione degli Stati Americani (OEA).
Il vicepresidente cubano Esteban Lazo ha posto come esempio i progetti d’integrazione dell’accordo energetico di Petrocaribe e dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA), ai quali partecipa l’Isola.
“Anche se è già noto che Cuba non rientrerà nella OEA, reiteriamo l’impegno di partecipare in modo costruttivo ai meccanismi regionali d’accordo, integrazione e cooperazione”, ha sottolineato Lazo.
Il membro del Burò Politico di Cuba, parlando nella riunione generale, ha messo in risalto l’importanza del lavoro regionale unito ed ha trasmesso i saluti del leader della Rivoluzione cubana Fidel Castro e del Generale d’Esercito, Raúl Castro Ruz, Presidente della Repubblica di Cuba.
“Il futuro esisterà solo con organizzazioni come Petrocaribe, con l’unità, l’integrazione e la decisone di lottare per i nostri popoli” ha detto.
Lazo ha ringraziato per le parole del presidente venezuelano Hugo Chavez, che ha considerato la risoluzione della OEA come una rivendicazione storica non solo per Cuba ed il suo popolo, ma per tutti i popoli dell’America Latina e dei Caraibi che non furono responsabili di quella ingiusta decisione.
“Ringrazio la solidarietà di Honduras, sede dell’Unione della OEA e il resto dei Governi che hanno appoggiato questa risoluzione, espressione di nuovi tempi nella regione e della volontà della verità, dell’autodeterminazione e la sovranità delle nazioni”.
Parlando della proiezione regionale, ha ricordato che Petrocaribe, oltre alla distribuzione dei combustibili, sviluppa progetti sociali e di produzione degli alimenti, tra l’atro, che, in mezzo alla tensione e alle privazioni delle economie sarebbe impossibile ottenere. Inoltre ha sottolineato l’importanza d’affrontare insieme i disastri naturali, dato l’incremento delle attività nella zona della formazione di tormente e uragani, dovuto all’impatto dei paesi che inquinano maggiormente e depredano il medio ambiente, provocando il cambio climatico.
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