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I Murales cubani di Asger Jorn |
31 dicembre '09 - Eugenio Suárez Pérez www.granma.cu
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L’opera monumentale dell’importante creatore ha recuperato la sua magnificenza grazie al lavoro del Comitato Danese per il Restauro dei quadri e dei murali di Asger Jorn.
La presenza, nell’Ufficio dei Temi Storici del Consiglio di Stato, di un’amplia delegazione danese guidata da Sua Eccellenza, il Signor Johannes Dahl-Hansen, ambasciatore del Regno Unito della Danimarca, convocata per la re-inaugurazione degli emblematici murali del noto pittore Asger Jorn, dimostra ancora una volta il potere assoluto dell’arte per unire i popoli del mondo, ha detto nel suo discorso il Dottor Eugenio Suárez Pérez, direttore di questo Ufficio dei Temi Storici del Consiglio di Stato.
Circa 42 anni fa due grande artisti qui dove noi ci troviamo oggi. Uno era Hace Asger Jorn, e l’altro Wifredo Lam. Era la prima volta e, sembra, anche l’unica, che Jorn visitava Cuba, ma fu sufficiente per far sì che affascinato dalla sua storia e dalla sua gente, ci lasciasse una testimonianza trascendente della sua opera.
Qui lo ricevette Celia Sánchez Manduley, la nostra Celia, sensibile di fronte alla dimensione artistica ed umana di Jorn, e gli offerse queste pareti che proteggono molti dei tesori più preziosi della Rivoluzione perchè lui le popolasse con i suoi densi colori che mescolano con coerenza elementi figurativi con la più elaborata e molto esplosiva astrazione.
Gli undici murales che custodiamo gelosamente, al di là del loro enorme valore come opere arte eccezionali sono divenuti simboli d’amicizia tra i popoli della Danimarca e Cuba. Un testimonio diciamo meglio una conferma del fatto che l’arte unisce i popoli. La presenza fisica di Jorn a L’Avana, fu preceduta dall’esibizione di un frammento di Stalingrado, una delle sue opere più famose.
Stalingrado giunse a Cuba nel 1967 come parte della 23ª Edizione del noto del Salone di Maggio di Parigi, che occupò gli spazi del Pabellón Cuba.
Un dettaglio di questo quadro fu riprodotto in uno dei 25 francobolli emessi in commemorazione di questo avvenimento culturale.
Alla fine del 1967, Asger Jorn giunse a Cuba assieme ad altri noti intellettuali europei, invitati al Congresso della Cultura de L’Avana.
La sua presenza in Cuba ebbe un significato speciale perchè Jorn, una delle personalità principali del movimento artistico sorto nel Nord dell’Europa, tra il 1948 e il 1951 che, noto con il nome di Cobra, difendeva, la libertà dell’arte al di là dei limiti convenzionali.
Nessuno immaginava che la sua impronta avrebbe superato le parole pronunciate in quel Congresso. Jorn volle essere un partecipante attivo vincolato al nostro paese per la sua creazione artistica Con l’aiuto di Lam incontrò Celia, fondatrice e forgiatrice di questo Ufficio e trovò lo spazio propizio per esprimere i propri sentimenti.
Le pareti offerte a Jorn per depositare il suo bel regalo, proteggono i manoscritti originali dell’Apostolo Cubano, José Martí, quelli del nostro Comandante in Capo, Fidel, e di molte altre personalità note della Rivoluzione, vincolate al processo d’insurrezione dal 1942 al 1958, con vari fondi di testimonianze orali, fotografie e molti oggetti, tutti di alto valore patrimoniale.
In pochi giorni, Asger materializzò in queste pareti la sua radicata ispirazione e più che dei bei murali, con splendidi colori, dipinse il suo cuore e l’amore che sentiva per Cuba. Il risultato: 87m² di murali, con una proposta marcatamente astratta, che hanno dato vita, armonia ed allegria agli spazi interni di questo Ufficio e alle parete più nascoste, quelle che a volte passano inavvertite, ma che da allora tutti ammiriamo e che convivono quotidianamente con i lavoratori...
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