Terrorizzare la popolazione e distruggere la sua principale fonte
economica, questa era la missione dei mercenari che, nelle prime ore del
mattino del 13 maggio 1964, attaccarono con cannoni e mitragliatrici lo
zuccherificio Luis Enrique
Carracedo,
vicino al porto di Pilon nel sud est di Cuba.
L'assalto criminale, organizzato e realizzato da una nave pirata tipo
Rex, finanziato dalla CIA degli Stati Uniti, causò il ferimento di due
persone - una donna e una bambina di otto anni di età - diede origine
all'incendio dei depositi di zucchero dove vennero persi 70000
sacchi e i proiettili esplosi lasciarono il loro segno in molte case dei
lavoratori.
La nuova provocazione terrorista mobilitò le masse delle pianure
e delle montagne. Testimoni dell'epoca ricordano che centinaia di uomini
e donne, compresi i lavoratori della fabbrica, prevenirono ulteriori
perdite spostando pesanti attrezzature e materie prime verso luoghi
sicuri.
Non era ancora passata mezz'ora dall'inizio che la situazione era sotto
controllo. Questo evitò, dopo una titanica lotta, che le fiamme si
propagassero al principale magazzino della zona, che custodiva beni
valutati, allora, in circa mezzo milione di pesos.
Dopo aver eseguito l'atto di terrorismo, sotto la copertura delle
tenebre, la lancia armata e il criminale equipaggio si diede alla fuga.
Essi pensavano che la popolazione di Pilon, nell'attuale provincia di
Granma, avesse paura nel sentire gli spari. Ma avvenne il contrario. Il
giorno successivo,
nella Luis Enrique Carracedo
(ora azienda agricola) si macinava con assoluta normalità.
Gli abitanti confermarono, a fronte di questo brutale fatto, la stirpe
patriottica e combattente che li distingue. Era la continuazione della
loro ribellione e partecipazione nella lotta per l'indipendenza totale
di Cuba.
Denunciando al mondo la brutale aggressione, il Comandante in Capo Fidel
Castro affermava: "Molti dei mercenari con cui la Rivoluzione fu
generosa dopo la vittoria di Playa Girón, sono stati nuovamente
arruolati dal governo degli Stati Uniti per perpetrare nuovi misfatti
contro il nostro paese. Questi fatti ottengono solo di rafforzare lo
spirito di lotta della Rivoluzione, renderla sempre pronta alla lotta e
obbligarla ad essere dura e implacabile con i suoi nemici".