Lincoln Diaz-Balart loda la

Rosa Blanca terrorista

 

 

10 febbraio '09 - J.G.Allard www.granma.cu

 

 

Secondo il congressista nord americano di origine cubana Lincoln Diaz-Balart La Rosa Blanca, il primo gruppo terroristico assemblato negli Stati Uniti da parte della CIA, per attaccare la Rivoluzione cubana ha lavorato "in favore dei diritti umani".
 

Lincoln Diaz-Balart é  figlio di Rafael Diaz-Balart sottosegretario agli Interni della dittatura di Fulgencio Batista e fondatore della detta  organizzazione  terrorista.


Il rappresentante della Camera Bassa ha appena concluso, in un "pranzo di commemorazione" tenutasi a Miami, un’ inattesa apologia di questo gruppo di estrema destra, fondata da suo padre a New York il 28 gennaio 1959.

Il politicante di Miami ha presentato al suo pubblico di nostalgici una versione novellistica della fuga di suo padre da Cuba (con milioni di dollari rubati allo Stato cubano).

Il congressista di estrema destra, vuole sostenere l'idilliaca idea che suo padre, Rafael Diaz-Balart, che appoggiò ciecamente il tiranno nelle sue sanguinarie operazioni di repressione, lasciò Cuba "il 20 dicembre 1958 con la sua famiglia e Rolando Amador, il suo socio nello studio legale, per un viaggio di affari in Francia”  dieci giorni prima del crollo del regime.

"Avevamo in programma di tornare tutti a Cuba nei primi giorni di gennaio" ha detto Lincoln Diaz-Balart, un figlioccio dello stesso Batista. "Data la notizia della presa del potere di Castro, andammo in Spagna, dove amici spagnoli offrirono aiuto a mio padre perché rimanesse lì".

"Ma lui chiamò un suo amico a New York, il congressista americano Victor Anfuso, e gli disse che il 15 gennaio avremmo raggiunto questa città, che andavamo negli Stati Uniti." Egli ha aggiunto, "... per iniziare la lunga e difficile lotta contro la dittatura di Castro" senza rendersi conto dell'assurdità della sua affermazione.

La Rivoluzione cubana aveva allora 15 giorni.

Rafael Diaz-Balart è stato descritto come “un apprendista pistolero che era stato accanto a Batista fin dalla fondazione del Partito d'Azione Unitaria (PAU), nel 1949, e che ebbe la peregrina responsabilità di essere 'leader della gioventù', proprio in un regime che là perseguitò sistematicamente".

Dal suo posto ministeriale, Rafael Diaz-Balart era stato incaricato di gran parte del controllo  dei corpi repressivi e riunì nella Rosa Bianca, una amalgama di taglio neofascista, civili fanatici di Batista ed ex poliziotti, torturatori, sbirri e ex militari dell’apparato criminale; come la Legione anticomunista del Caraibi, l’organizzazione di Diaz-Balart che si sviluppò con il patrocinio tanto dell’intelligence yankee che del dittatore domenicano Leonidas Trujillo, ospite di Batista.

A Santo Domingo, nel febbraio 1959 - come rivelato - l'agente della CIA Gerry Doller, alias Frank Bender, alias Don Federico già teneva riunioni di coordinamento in cui si parlava perfino di piani di invasione.

Le elucubrazioni CIA-Trujillo furono perfino di organizzare un governo dove la presidenza andasse all'ex senatore Arturo Hernandez Tellaheche; l'incarico di primo ministro al costruttore Ramón Gutiérrez Mestre, e il Ministero degli Interni, al famigerato assassino e torturatore Rolando Masferrer, un ex partner attivo di Rafael Diaz-Balart, assassinato anni dopo a Miami.

Tra i suoi complici, l'ex vice segretario scelse l'ex tenente colonnello Merob Sosa come capo delle operazioni militari. Sosa era uno sbirro della Sierra Maestra dove si distinse  bruciando le capanne dei contadini "con i contadini dentro".

La più “gloriosa” pagina delle attività del gruppo neofascista avvenne il 22 settembre 1960 nel ristorante El Prado, New York, dove una banda di provocatori scatenarono una sparatoria dove perse la vita una ragazzina venezuelana di nove anni, Magdalena Urdaneta.

Il 27 agosto 1994, Lincoln Diaz-Balart, degno figlio del fondatore de La Rosa Bianca, raccomandava apertamente alla Casa Bianca di poter consentire ai terroristi di Miami di lanciare attacchi terroristici contro Cuba dal territorio degli Stati Uniti.

 

In numerose occasioni, ha proposto niente meno che l'assassinio del leader della Rivoluzione cubana Fidel Castro Ruz.