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Segnalata la collaborazione
medica cubana nel mondo |
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21 settembre 2010 - www.granma
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Circa 3700 professionisti e tecnici di Salute Pubblica della provincia di Santiago di Cuba offrono servizi in più di 50 paesi, in una mostra d’altruismo e solidarietà nella loro nobile professione.
Héctor Mustelier, direttore provinciale di collaborazione medica, ha spiegato alla stampa che la brigata medica risponde con alta disciplina e umanesimo alle avversità come il difficile accesso alle comunità dove lavorano e la lontananza dai familiari.
Inoltre ha segnalato la responsabilità e la maturità professionali dimostrata durante la prima esperienza di un gruppo di circa 80 studenti che hanno passato parte del loro internato nella Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Maikel Matos, è uno dei giovani che di recente è tornato a Cuba dopo sei mesi di lavoro nella patria bolivariana ed - in esclusiva per la AIN - ha definito una vera prodezza l’azione medica cubana: “Là dove abbiamo assistito centinaia di persone in maniera gratuita”.
Maikel racconta che non avrebbe mai immaginato che a soli 25 anni avrebbe salvato delle vite umane. “È stata una pratica ineguagliabile l’aver fatto parte della campagna di vaccinazione organizzata dal governo venezuelano per l’immunizzazione contro più di 10 malattie”.
Il dottor Luis Estruch Rancaño, vice ministro di Igiene, Epidemiologia e Microbiologia del Ministero di Salute Pubblica, ha sottolineato che più di 37000 collaboratori cubani della sanità lavorano attualmente in 77 paesi.
Estruch ha sottolineato che se oggi Cuba può offrire questo livello di cooperazione è perchè dispone di un eccellente capitale umano formato dalla Rivoluzione e di un sistema di salute alla portata di tutti i cittadini.
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