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LIBERTÀ PER I CINQUE EROI

 

 

Antonio Guerrero manda una

 

lettera in Francia dal carcere

 

 

25 settembre 2010 - F.Triani www.granma.cu (pl)

 

 

Antonio Guerrero, uno dei cinque lottatori antiterroristi cubani detenuti negli Stati Uniti, ha affermato in una lettera che “la verità ha bisogno dell’arte”, riferendosi alle ingiustizie commesse contro di loro.

 

Guerrero ha scritto nella sua lettera agli artisti dell’Esposizione Eccezionale Cub@rte-2010, che è stata inaugurata il 24 settembre nella città francese di Alenya, nella regione di Languedoc-Rousillon, con varie delle sue opere.

 

Nel testo ha ricordato che mentre dipingeva i Volatili d’America che si vedranno ad Alenya, “durante una detenzione totale nella prigione che si estese per quasi un anno, in un’altra prigione distante dalla mia, un passerotto che non poteva volare fu lasciato nelle mani di un recluso”.

 

“Vi invito a conoscere la storia di Gerardo Hernández e questo piccolo passerotto che lui chiamò Cardenal. Vi invito a conoscere la crudele storia della separazione dalla sua giovane sposa per oltre12 anni”, ha commentato.

 

Ha anche chiesto che si diffondesse ancora una volta il tema delle ingiuste condanne e sentenze alle quali è stato sottoposto Gerardo.

 

Più avanti nella lettera, Guerrero ha invitato gli artisti della mostra ad interessarsi anche a “come separarono René dalle sue figlie e da sua moglie”.

 

Voglio che vi informiate sul perché Ramón Labañino ha dovuto veder crescere le tre figlie a distanza e delle ragioni per le quali Gernando González ha dovuto sposarsi un una prigione, ha puntualizzato.

 

“Conoscendo le loro storie, conoscerete le mie, in questo lungo periodo di prigione, per gran parte del quale siamo stati sottoposti a totale isolamento”, ha raccontato.

 

Tony Guerrero, com’è conosciuto, ha evidenziato che i suoi dipinti dei volatili “rappresentano i Cinque”, l’unità possibile tra tutti i popoli del mondo perché non ci siano più guerre, e regni la pace, “non ci sia più terrorismo, e si possa vivere in tranquillità”.

“La verità ha bisogno dell’arte. Solo il bello trionfa. Cinque saluti e cinque abbracci”, ha concluso la sua lettera datata 21 settembre dal centro penitenziario FCI Florence (Colorado).

 

Nell’esposizione che sarà aperta al pubblico fino al 22 ottobre, si esibiranno 70 ritratti originali di Ernesto Che Guevara, opere del prestigioso artista grafico cubano Liborio Noval.