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Incontro internazionale di solidarietŕ
 

Obama deve liberare i Cinque

 

3 maggio 2010 - Roberto Hernández  www.granma.cu

 

 

La coordinatrice del Movimento per la Liberazione dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti, Gloria La Riva, ha assicurato che il presidente nordamericano, Barack Obama, continua la politica anticubana dei suoi predecessori.

“Obama segue con la stessa politica di George W. Bush e William Clinton contro l’Isola”, ha detto La Riva nella riunione generale dell’Incontro di Solidarietŕ con Cuba che si č svolto nel Palazzo delle Convenzioni, domenica 2 maggio.


Parlando della lotta per la scarcerazione di Ramón Labańino, Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González e René González, l’attivista militante ha annunciato che sono giŕ state raccolte 150000 firme per reclamare la loro liberazione.


Alicia Jracko, anche lei attivista per la causa dei Cinque, ha incitato ad inviare agli uffici della Casa Bianca cartoline postali che chiedano di liberare Ramón, Gerardo, Antonio, Fernando e René.


Tra le iniziative, la Jracko ha parlato dell’invio di 70.000 cartoline, nelle quali si chiede ad Obama di firmare la liberazione dei Cinque.


“Che li liberi e si guadagni il Premio Nobel!” ha esclamato la combattente sociale.


Mirta Rodríguez, la madre di Antonio, ha segnalato che i Cinque, reclusi dal 1998, torneranno a casa solo quando l’ampio movimento di solidarietŕ riuscirŕ a rompere il muro di silenzio che esiste sul caso per la popolazione nordamericana.


“Ringraziamo per l’appoggio dato alla causa”, ha aggiunto, sottolineando che per le madri si accorcia il tempo per vedere i loro figli in Cuba.


In un
intervento speciale, il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, ha affermato che č difficile avere fiducia nei cambi annunciati da Obama, se non libera i Cinque reclusi da piů di dieci anni.


“Come ci puň convincere di cambi, se non ha il coraggio di liberare Cinque innocenti e continua ad impedire che si giudichino i veri terroristi” ha chiesto Alarcón al migliaio circa di partecipanti all’incontro.


"Con il debito rispetto che merita, questa domanda deve perseguitare Obama come una maledizione gitana” ha sottolineato
.