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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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La Bolivia ratifica nella ONU le critiche alla conferenza di Cancún
17 dicembre 2010 - www.granma.cu
La Bolivia ha sostenuto che la conferenza sul cambio climatico svolta a Cancún ha lanciato molte promesse, ma nessuna certezza a proposito delle risorse che devono ricevere i paesi in via di sviluppo, ha riportato PL.
In una conferenza stampa nella sede della ONU, l’ambasciatore boliviano presso l’organizzazione mondiale, Pablo Solón, ha sottolineato che il problema del riscaldamento globale è più importante dei temi di “difesa, sicurezza e delle guerre”.
Il diplomatico ha sostenuto che il risultato di Cancún è lo sviluppo di quello che era avvenuto a Copenaghen e non costituisce un passo avanti, ma una retrocessione, perchè manca un accordo forte per ridurre le missioni dei gas inquinanti.
Inoltre ha criticato la decisione adottata nella spiaggia messicana, di consegnare il maneggio del Fondo Verde al Banco Mondiale, un’istituzione che è al di fuori del controllo dei paesi in via di sviluppo.
Solón ha anche attaccato con forza i procedimenti applicati dalla delegazione messicana, anfitrione e titolare della riunione, per aver rotto le regole del consenso e aver approvato il documento che ha chiuso la conferenza. Inoltre ha confermato che il suo governo lavora con esperti giuridici nella definizione dei passi legali da fare per presentare una denuncia presso la corte de L’Aia, per quanto e avvenuto a Cancún.
Evo Morales propone di sospendere
il Vertice
di Cancún
26 maggio 2010 - www.granma.cu
Il presidente boliviano, Evo Morales, ha ripetuto a La Paz la proposta di sospendere il Vertice delle Nazioni Unite sul Cambio Climatico, previsto per il mese di dicembre di quest’anno nella spiaggia messicana di Cancún.
In una dichiarazione alla rete statale Radio Patria Nueva e nel suo programma “El Pueblo es Noticia”, Evo ha precisato d’aver suggerito l’iniziativa a Madrid, durante la sua partecipazione al Vertice Unione Europea-America Latina e Caraibi.
Valutando il suo giro europeo di otto giorni che ha incluso anche una visita al Papa Benedetto XVI in Vaticano ed il percorso di Norvegia e Finlandia.
Morales ha detto che esistono profonde differenze nelle politiche di difesa del pianeta.
Il vertice di Cancún, ha ripetuto, potrebbe rivelarsi un fallimento come la riunione di Copenaghen alla fine del 2009, a proposito dei termini di stabilità della temperatura del piantea e della percentuale delle emissioni di gas con effetto serra.
Morales ha spiegato l’importanza di realizzare campagne di persuasione prima dell’incontro messicano, soprattutto con amministrazioni come quella degli Stati Uniti che non hanno nemmeno firmato il protocollo di Kioto.
“A Copenaghen sono stati proposti due gradi centigradi come limite del riscaldamento globale”, ha ricordato, “mentre nella Prima Conferenza dei Popoli sul Cambio Climatico che si è svolta a Cochabamba è stato proposto un solo grado centigrado, e qui vediamo già una profonda differenza”, ha sottolineato.
“Se fallisce anche l’incontro di Cancún, i popoli perderanno le loro speranze negli Stati ed anche nelle stesse Nazioni Unite che perderanno prestigio”, ha aggiunto Morales. |
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