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Venezuela e
Bolivia rifiutano l’appoggio degli USA
all’estrema destra latino americana |
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19 novembre 2010 - www.granma.cu
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Il Venezuela e la Bolivia hanno manifestato il proprio aperto rifiuto alle posizioni assunte dai settori dell’estrema destra dell’America Latina, che hanno partecipato ad un incontro nel Campidoglio degli Stati Uniti.
La riunione, denominata “Pericolo nelle Ande, minacce alla democrazia, ai Diritti Umani e ala sicurezza interamericana” mostrano l’appoggio che ricevono questi gruppi dell’estrema destra sotto-regionale per settori politici e dei media statunitensi, ha assicurato l’ambasciatore del Venezuela negli Stati Uniti, Bernardo Álvarez, secondo un comunicato del Ministero degli Esteri.
In un’intervista a Telesur, Álvarez ha assicurato che in tale riunione aveva partecipato un gruppo di golpisti, come Lucio Gutiérrez, vincolato al Colpo di Stato in Ecuador, e Otto Reich, che ha lavorato al Colpo di Stato in Venezuela, inoltre Roger Noriega che è stato vincolato negli innumerevoli casi di destabilizzazione in Nuestra America.
Da parte sua, la senatrice boliviana, Gabriela Montaño, del Movimento al Socialismo al Governo, ha anche condannato la riunione a Washington nella quale, ha detto, si trama una cospirazione della destra ed è organizzata dall’ex Ministro di Difesa Carlos Sánchez Berzaín, accusato di genocidio nella regione andina.
Per la Bolivia, assistono al forum il Presidente del Comitato Civico di Santa Cruz, all’opposizione, Luis Núñez, e il rappresentante della Fondazione per i Diritti Umani (FDH), Javier El-Hage, associati a una cellula terrorista neutralizzata nel 2009 nel paese andino.
Questi stessi personaggi, continua, insistono oggi nell’importanza di un’agenzia neoliberale, nel coprire i fatti di corruzione e cercare di far regnare l’impunità in Bolivia. |
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