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Franchezza, razionalità e trasparenza

nel riorganizzazione lavorale

 Le assemblee dei lavoratori, che si stanno celebrando, costituiscono il miglior scenario per far comprendere ai lavoratori la necessità inderogabile di applicare questa politica, ha spiegato Salvador Valdés Mesa alla chiusura dell’VIII Congresso del Sindacato dei Trasporti e i Porti

 

21 settembre 2010 - Agnery Rodríguez Gavilán www.granma.cu (jr)

 

Il sindacato deve affrontare la sfida di affrontare il processo di ridimensionamento degli organici gonfiati, controllando che si realizzi in un clima di franchezza, razionalità, trasparenza e giustizia, sempre a partire dal principio dell’idoneità dimostrata, ha spiegato il Segretario Generale della Centrale dei Lavoratori Cubani, Salvador Valdés Mesa, alla chiusura dell’VIII Congresso del Sindacato dei Trasporti e dei Porti che si è celebrato nella capitale.

 

Le assemblee dei lavoratori, che si stanno già celebrando, ha manifestato, costituiscono il luogo più adatto per apportare gli elementi per far comprendere ai lavoratori la necessità inderogabile di applicare questa politica e il congiunto di misure decise dal Governo.

 

Queste riunioni, ha indicato, devono svilupparsi nella più assoluta libertà di criteri, con sincerità nelle affermazioni e con rispetto delle opinioni discrepanti che possano sorgere.

 

L’inserimento nella vita utile e produttiva alla quale aspira lo Stato cubano per far sì che nessun cittadino sia di troppo, e per trasformare l’attuale processo produttivo e lavorale e aggiornare il modello, dovrà interpretarsi in tutta la sua grandezza sulla base del fatto che le offerte di impiego non dovranno necessariamente coincidere con la qualificazione formale dell’aspirante, ma deve primeggiare il principio secondo il quale gli impieghi generati sono degni, socialmente utili ed economicamente sostenibili, ha specificato.

 

Come ha specificato Raúl, ha ricordato, la Rivoluzione non abbandonerà nessun disoccupato, ma lo Stato non deve riubicare ogni lavoratore dopo varie offerte di lavoro e con una protezione salariale indefinita. I primi interessati ad incontrare lavoro socialmente utile, devono essere gli stessi cittadini.

 

Sappiamo – ha espresso – che sul processo di riorganizzazione degli organici e del lavoro esistono molte perplessità da parte dei lavoratori e della nostra popolazione. I nemici della Rivoluzione hanno amplificato e manipolato e tergiversato tutta l’informazione che abbiamo fornito rispetto al tema.

 

Il Segretario Generale della CTC ha considerato fondamentale che i dirigenti del movimento operaio e i sindacati spieghino e argomentino ai lavoratori che non c’è nessun cambio nella politica della Rivoluzione né negli obiettivi che ci proponiamo nel processo di costruzione del socialismo, ha precisato.

 

L’impiego, - è andato oltre – continua a formare parte della politica sociale ed economica del nostro Stato, e continuano a vigere i principi che lo reggono. Si cambiano i procedimenti, i trattamenti lavorali e salariali, forme di impiego e di relazioni lavorali, e nascono, logicamente, nuove forme di gestione. Oggi prende più forza l’ideale di Fidel rispetto ai concetti del lavoro e l’uso razionale delle risorse umane.

 

È in marcia un processo politico di riflessione ed analisi che avviene con i lavoratori dell’assemblea per studiare e discutere il discorso pronunciato dal Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, il passato 1 agosto alla chiusura della sessione ordinaria dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.

 

Valdés Mesa ha accentuato che è necessario dare argomenti, ragioni, fondamenti, convinzioni e orientamenti per comprendere la necessità di tali trasformazioni che condurranno all’attuazione del modello economico.

 

Un sindacato rafforzato, organizzato e coeso e l’unità dei lavoratori cubani e del nostro popolo sono le chiavi per materializzare tali trasformazioni che manterranno intatti i principi della nostra Rivoluzione e del socialismo.