Fidel chiede
ai giovani di lottare, per
evitare una guerra nucleare |
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7 settembre 2010 - www.granma.cu
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Il Comandante in Capo Fidel Castro ha assicurato che è possibile vincere la grande battaglia per preservare il mondo da una guerra nucleare che sarebbe la sua fine, ed a difendere il diritto di tutti gli esseri umani a vivere.
A pochi giorni dai 65 anni del suo ingresso nella Facoltà di Legge, il leader cubano è ritornato nell’Università de L’Avana, dove, come ha detto altre volte ed ha riaffermato in questa occasione, è divenuto rivoluzionario ed ha scoperto il suo vero destino, e da qui è ritornato a richiamare i governi ed i popoli a salvare la pace, la vita ed il futuro.
Il tempo che ha a disposizione l’umanità per sferrare questa battaglia è incredibilmente limitato, ha avvertito il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, alludendo al pericolo reale ed imminente di un’altra guerra in Medio Oriente, le cui conseguenze per il mondo sono imprevedibili e potrebbero essere catastrofiche.
Vestito di verde olivo, ai piedi dell’Alma Máter e di fronte ad una folla piena d’entusiasmo che ha colmato la storica scalinata e tutti i dintorni, Fidel ha letto il suo messaggio agli studenti universitari di Cuba, che è anche un richiamo a lottare contro coloro che hanno imposto al mondo un sistema che minaccia oggi la sopravvivenza stessa del pianeta e della specie umana.
“Siamo qui per convincere, persuadere e per evitare una guerra che eliminerà la speranza, per dimostrare che l’amore alla vita è devozione di tutti”, ha affermato Maydel Gómez Lago, presidentessa della Federazione Studentesca Universitaria (FEU) di Cuba.
“Sino all’ultimo minuto esigeremo il diritto alla vita, non vogliamo morire in questa maniera assurda, vogliamo realizzare i nostro sogni”, ha dichiarato la giovane, che ha domandato al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di usare la facoltà di cui dispone per impedire che in pochi giorni la guerra sia il dramma di tutti.
Agli universitari del mondo intero, che ha chiamato ad unirsi in questa lotta, ha detto: “Abbiamo il diritto di lottare per il nostro futuro, abbiamo il dovere di costruirlo. Siamo ancora in tempo. Lottiamo per la pace, la vita non perdonerà che si faccia di meno” .
Yoerky Sánchez Cuéllar, direttore della rivista Alma Máter, voce degli universitari cubani, ha parlato in versi, per domandare all’inquilino della Casa Bianca, non solo che non schiacci il grilletto, ma anche la distruzione di tutte le armi nucleari.
“Deve ascoltare Fidel, che non è un allarmista, e tantomeno un catastrofista,m a che vede che questo mondo, può andarsene in un secondo se la pace non si conquista…” ,
ha detto in decime il giovane che è un deputato dell’ Assemblea Nazionale del Poder Popular.
FIDEL CASTRO: “LA PACE CON PACE SI PAGA”
Il leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, ha pronunciato il suo discorso agli studenti dell’Università de L’Avana, nel quale ha analizzato aspetti che si riferiscono ai pericoli che affronta la specie umana, di fronte alla possibilità di una guerra nucleare.
“È noto e non mi resta altra alternativa che ricordare il fatto che non stiamo più vivendo nell’epoca della cavalleria” ha detto Fidel riferendosi al potere distruttivo delle moderne armi da guerra.
“La pace con pace si paga, ha affermato ed ha aggiunto: Se vuoi la pace preparati a cambiare la tua coscienza”!
Nel suo discorso, Fidel ha ricordato che gli Stati Uniti sono stati il primo paese ad usare armi nucleari per aggredire un’altra nazione, quando bombardarono le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Fidel ha avvertito sulle dimensioni che avrebbe l’uso delle armi nucleari nel presente, segnalando che questo tipo di armi nell’attualità equivale a 440000 volte il potere distruttivo delle bombe atomiche che gli USA lanciarono su Hiroshima e Nagasaki.
“Il tempo di cui dispone l’Umanità è limitato”, ha allarmato ed ha ricordato che non stiamo in tempi di predominio di armi di limitato potere distruttivo, come avveniva nel passato.
Fidel ha enumerato le armi usate nella prima e la seconda guerra mondiale, che lasciarono considerevoli sequele. “L’uso di due terribili arme nucleari alla fine della seconda guerra non era mai stato immaginato dagli abitanti della Terra, ma il potere delle armi attuali moltiplica quello di quegli ordigni”.
La possibilità reale che gli esseri umani scompaiano deve condurre i più di 7000 milioni di terricoli a cercare d’evitare una simile catastrofe.
Inoltre ha incitato a continuare con forza questa battaglia ed ha commentato che si stanno guadagnando coscienze su questo tema in tutto il pianeta.
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