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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Science:"Successi e lezioni di Cuba dopo

cinquant'anni di blocco USAamericano"

 

5 maggio 2010 - di Paul L.Drain & M.Barry Science tradotto da Manuel Talens, Tlaxcala  www.cubadebate.cu

 

Il blocco commerciale USAmericano contro Cuba, emanato dopo che la Rivoluzione di Fidel Castro rovesciò il regime di Batista, raggiunge, nel 2010, il suo 50° anniversario. Il suo obiettivo esplicito è stato quello di aiutare il popolo cubano a raggiungere la democrazia [1], ma una relazione, del  2009, del Senato USA ha concluso che "il blocco unilaterale contro Cuba è fallito" [§ 2]. Il blocco non gode di grande sostegno, sia negli USA né nell’ambito internazionale [3]. Molti leader politici e del mondo delle imprese suggeriscono che la politica USAmericana verso Cuba deve cambiare e il Presidente Obama ha attenuato le restrizioni che pesavano, sui cittadini di origine cubana, per viaggiare ed inviare rimesse all'isola [4,5]. Alla luce di questi cambiamenti di opinione e politici così come della prossima revisione del sistema sanitario degli Stati Uniti, abbiamo analizzato le conseguenze  sanitarie e le lezioni di "uno dei blocchi più complessi e prolungati della storia moderna" [2].

 

 

Nei decenni precedenti il 1960, l’appoggio economico USA contribuì a che Cuba raggiungesse speranze medie di vita che, anche se indietro rispetto ai suoi vicini in Nord America, superavano quelle delle altre regioni dell'America Latina (vedi tabella qui sopra). In risposta alla confisca dei beni dei cittadini degli Stati Uniti, gli USA limitarono le importazioni di zucchero cubano, nel 1960, e nel 1963 proibirono l’interscambio commerciale di cibo, medicine e attrezzature mediche [6].

 

Il blocco è cambiato relativamente poco ed ebbe uno scarso effetto economico su Cuba durante la guerra fredda, grazie ad un forte sostegno finanziario che riceveva dall'Unione Sovietica ed Europa [7,8]. Nel 1983, Cuba produceva oltre l'80% dei suoi farmaci con materie prime chimiche acquistate nell'Unione Sovietica e le segnalazioni di carenze di medicamenti erano esigue [9,10]. Durante i primi 30 anni di blocco, la speranza media di vita dei cubani aumentò 12, 12 anni, una cifra paragonabile a quella delle regioni dei Caraibi e Sud America (vedi tabella) [11].

 

Dopo il crollo dell'Unione Sovietica

 

Quando l’URSS crollò, nel 1989, gli aiuti esteri cominciarono a declinare, ciò che colpì l'economia e la sanità di Cuba [7,10,12]. L'apporto calorico degli adulti diminuì del 40%, la percentuale di neonati con basso peso alla nascita (inferiore a 2500 g)  aumentò del 23%, l'anemia era frequente tra le donne in gravidanza e il numero di interventi chirurgici diminuì del 30% [8,12]. Dopo un decennio di declino costante, il tasso di mortalità totale, a Cuba, aumentò del 13% [12].

 

La "Legge Torricelli”, entrata in vigore nel 1992, rafforzò il blocco [13], il numero delle filiali estere di società USAmericane che avevano un permesso per vendere medicine a Cuba diminuì in forma spettacolare [14]. La “Legge Helms-Burton”, che è entrata in vigore nel 1996, ha penalizzò, ulteriormente, i paesi stranieri che commerciassero con Cuba [15]. Alla fine del XX secolo, poche aziende farmaceutiche internazionali fornivano farmaci essenziali o materie prime chimiche a Cuba [10,14].

 

Prima della Legge Torricelli, Cuba importava, per un valore di 719 milioni di dollari all'anno, beni di consumo degli Stati Uniti, il 90% dei quali consistevano in cibo e medicine provenienti da filiali di società USAmericane [12]. Tra il 1992 e il 1995, tali controllate poterono vendere beni di consumo per l'isola per un valore di  solo 0,3 milioni dollari [12]. Intorno al 1996, il vademecum nazionale cubano di prodotti farmaceutici diminuì da 1300 a meno di 900 [12,16]. La scarsità di farmaci si associò ad un aumento del 48% dei decessi da tubercolosi, tra il 1992 e il 1993; il numero di casi di tubercolosi nel 1995, fu tre volte superiore a quello del 1990 [7,17,18]. Un incremento di malattie diarroiche nel 1993 e 1994 e un focolaio di sindrome di Guillain-Barre, nel 1994, attribuito alla ingestione di acqua contaminata dal Campylobacter, seguì alla carenza di prodotti chimici per la disinfezione con cloro [12]. Una epidemia nazionale di neuropatia ottica e periferica, che ha avuto inizio nel 1991, si associò a malnutrizione e scarsezza di cibo [19-22]. Anche se, nel 2000 [2,23,24], gli Stati Uniti hanno eliminato le restrizioni sulla vendita di alimenti a Cuba quelle di farmaci o prodotti medici non sono state revocate. Dal 2001 [2] le importazioni cubane di prodotti medici provenienti dagli USA non sono aumentate in forma sostanziale. Anche se è difficile stabilire il nesso di causalità, le sanzioni commerciali USAmericane alterano la fornitura di medicamenti e, probabilmente, ebbero gravi ed importanti conseguenze per la salute dei cubani [17,19,25].

 

 

Buona sanità nonostante una debole economia

 

 

Tuttavia, gli effetti delle sanzioni contro i sistemi finanziari di Cuba, le forniture mediche e l’insieme della sanità sembrano  temperati dai successi del paese in altri aspetti della assistenza sanitaria.

 

Nonostante il blocco, Cuba ha ottenuto migliori benefici sanitari che la maggior parte dei paesi latinoamericani, paragonabili a quelli della maggior parte dei paesi sviluppati. Cuba ha la speranza media di vita più elevata (78,6 anni) e la più alta densità di medici pro capite (59 medici ogni 10000 abitanti) così come i tassi più bassi di mortalità nei bambini sotto l'anno (5/1000 nati vivi) e di mortalità infantile (7/1000 nati vivi) tra i 33 paesi latinoamericani e caraibici [11,26].

 

Nel 2006, il governo cubano ha speso circa 355 dollari pro-capite per la salute, vale a dire il 7,1% del prodotto nazionale lordo [11,26]. Il costo sanitario annuale destinato ad un cittadino degli Stati Uniti, nello stesso anno, era di 6714 dollari, cioè il 15,3% del suo prodotto nazionale lordo. Cuba ha anche speso meno fondi per la salute della maggior parte dei paesi europei. Ma i bassi costi sanitari non riescono a spiegare i successi di Cuba [27] che potrebbero essere attribuiti ad una maggiore enfasi nella prevenzione delle malattie e nell’assistenza sanitaria primaria che l'isola ha coltivato durante  il blocco commerciale USAmericano.

 

Cuba possiede uno dei sistemi di assistenza sanitaria primaria di prevenzione più avanzato del mondo. Mediante l'educazione della popolazione nella prevenzione delle malattie e la promozione della salute, i cubani sono meno dipendenti dai prodotti medici per mantenere sana la sua popolazione. Il contrario accade negli Stati Uniti, che dipendono enormemente dalle forniture mediche e dalle tecnologie per mantenere la popolazione in buona salute, ma a un costo economico molto alto.

 

L’educazione medica ed il sistema di formazione hanno valorizzato l’attenzione primaria dal 1960, quando Cuba creò il Servizio Sociale Rurale perché i giovani medici praticassero nelle zone rurali [28].

 

Nel 1974, tutti i medici di recente formazione dovevano svolgere un massimo di tre anni in medicina comunitaria rurale [9].

 

Attualmente,una volta terminata gli studi, i laureati iniziano una pratica di tre anni in medicina della famiglia, chiamata "medicina generale integrata” [10,29,30]. Dopo la pratica in medicina della famiglia, circa il 65% dei medici iniziano la loro pratica in cure primarie e il resto fa una specializzazione [31].

 

Cuba ha anche creato, allo stesso tempo, una infrastruttura di assistenza sanitaria a sostegno delle medicina  primaria. Nel 1965, si creò un sistema di policlinici comunitarie, ciascuna delle quali fornisce assistenza primaria, servizi specialistici ed esami diagnostici e di laboratorio per un bacino compreso tra 25000 e 30000 abitanti [32]. Ciascuno dei 498 policlinici del paese adatta i suoi servizi medici ed educativi al profilo epidemiologico della popolazione locale [30]. Cuba ha aggiunto un altro livello di assistenza primaria nel 1984 stabilendo cliniche di quartiere di medicina familiare, conosciuti come consultori [29,31,33]. Un Policlinico funziona come centro organizzativo tra 20 e 40 consultori. Ogni cubano visita, o riceve la visita di un medico del consultorio almeno una volta l'anno [34].

 

Cuba ha il tasso più alto al mondo di vaccinazione e di parti assistiti da esperti operatori sanitari [26]. Le cure assistenziali erogate nei consultori, policlinici ed i maggiori ospedali regionali e nazionali sono gratuite per i pazienti, ad eccezione di alcuni trattamenti  sovvenzionati [7,10,29]. Può essere che questa enfasi nella medicina primaria, nella cultura sanitaria comunitaria, nella copertura universale e nell'accessibilità ai servizi sanitari  fa che Cuba raggiunga risultati degni del primo mondo, con un bilancio del mondo in via di sviluppo.

 

Lezioni politiche: viaggi, commerci,

assistenza sanitaria

 

La maggior parte degli USAmericani, sia democratici che repubblicani, sono a favore del miglioramento delle relazioni con Cuba o si allevino le sanzioni [35]. Il Congresso sta valutando un progetto di legge che eliminerebbe le restrizioni sui viaggi (HR 874 / S. 428), così come altri progetti di legge che  eliminerebbero il blocco commerciale e faciliterebbero le importazioni mediche e i viaggi a Cuba (HR 188, HR 1530, HR 1500 e HR 2272). Il governo di Obama sembra desideroso di convertire tali progetti in legge [4]. Noi, da qui, incoraggiamo una normativa che, almeno, permetta viaggi, senza limitazioni, a Cuba e elimini le medicine e i prodotti medici dal blocco. Una politica ancora migliore sarebbe eliminare il blocco commerciale.

 

Nel marzo del 2010, il Congresso  USA ha presentato un progetto di legge per rafforzare i sistemi sanitari e ampliare l’invio di personale sanitario qualificato in paesi in via di sviluppo (HR 4.933). Cuba  sta facendo questo, con profusione, dal 1999, quando inaugurò la Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM) per formare, annualmente, più di 10000 studenti, di tutto il mondo,  in medicina [36]. Cuba anche continua ad inviare medici a lavorare in alcuni dei paesi più poveri del mondo, una pratica che ha avuto inizio nel 1961.

 

Nel fronte interno USAmericano, dato il recente impulso a sostegno di una riforma sanitaria, ci sono opportunità per apprendere da Cuba valide lezioni su come sviluppare un sistema sanitario veramente universale, che pone l'accento sull’assistenze primarie. L'adozione di alcune delle politiche sanitarie di maggior successo di Cuba potrebbe essere il primo passo verso la normalizzazione delle relazioni. Il Congresso potrebbe incaricare l'Istituto di Medicina di studiare i successi del sistema sanitario cubano e come iniziare una nuova era di cooperazione tra gli scienziati USAamericani e Cuba.

 

 

Bibliografia e note

[§]. 

Nota del traduttore: Sebbene l'originale di questo articolo , come suole essere abituale nelle pubblicazioni e linguaggio quotidiano USA, utilizza sistematicamente il termine “embargo” per riferirsi all'aggressione imposta a Cuba da Washington, nella traduzione ho preferito sostituirla  con “blocco”, parola che meglio descrive la realtà. Sono molti gli studiosi dell'arte del tradurre che offendono il traduttore come traditore il traduttore quando eccede o altera il significato semantico del testo originale (traduttore, traditore!), ma in questo caso assumo il tradimento sapendo che é il linguaggio imperiale che é carente di verità. Vedasi: http://www.verdadsobrecuba.es.tl/Ley-Torricelli.htm.

[1]. U.S. Department of State, U.S.-Cuba Relationshttp://www.state.gov/www/regions/wha/cuba/policy.html.

[2]. R. Lugar, Changing Cuba Policy-in the United States National Interest: Staff Trip Report to the Committee on Foreign Relations, U.S. Senate (Government Printing Office, Washington, DC, 2009); http://lugar.senate.gov/ sfrc/pdf/Cuba.pdf.

[3]. L'Assemblea generale dell'ONU ha votato, in modo schiacciante, contro il blocco durante i passati 17 anni e la Organizzazione degli stati Americani ha qualificato il blocco di alimenti e medicine come violazione del Diritto Internazionale [37,38]. Una inchiesta realizzata nell'aprile 2009 ha mostrato che la maggioranza degli usamericani appoggiavano le limitazioni delle proibizioni a viaggiare (il 64%)  e il ristabilimento delle relazioni diplomatiche (il 71%) con Cuba [35].

[4]. Office of the Press Secretary, The  House, “Fact Sheet: Reaching out to the Cuban People”, publicado el 13 de abril de 2009; www.house.gov/the_press_office/Fact-Sheet-Reaching-out-to-the-Cuban-people.

[5]. S. J. Pastrana, M. T. Clegg, Science 322, 345 (2008).

[6]. U.S. Department of the Treasury, Title 31: Money and Finance, Treasury; Chapt. V - Office of Foreign Assets Control, Part 515, Cuban Assets Control Regulation, Code of Federal Regulation, 2009;www.access.gpo.gov/nara/cfr/waisidx_07/31cfr515_07.html.

[7]. F. Rojas Ochoa, C. M. López Pardo, Int. J. Health Serv. 27, 791 (1997).

[8]. K. Nayeri, C. M. López-Pardo, Int. J. Health Serv. 35, 797 (2005).

[9]. R. N. Ubell, N. Engl. J. Med. 309, 1468 (1983).

[10]. P. De Vos, Int. J. Health Serv. 35, 189 (2005).

[11]. United Nations Population Division, World Population Prospects: The 2008 Revision (United Nations, Geneva, 2009); http://data.un.org.

[12]. R. Garfield, S. Santana, Am. J. Public Health 87, 15 (1997).

[13]. Cuban Democracy Act, Title 22, U.S. Code, §6001 et seq.;http://treas.gov/offices/enforcement/ofac/legal/statutes/ cda.pdf.

[14]. A. F. Kirkpatrick, Lancet 348, 1489 (1996).

[15]. Cuban Liberty and Democracy Solidarity (Libertad) Act, Title 22, U.S. Code, Section 6032 et seq.;http://www.state.gov/www/regions/wha/cuba/democ_act_1992.html.

[16]. P. G. Bourne, Denial of Food and Medicine: The Impact of the U.S. Embargo on Health and Nutrition in Cuba(American Association for World Health, Washington, DC, 1997);http://archives.usaengage.org/archives/studies/cuba.html.

[17]. Ministry of Public Health, Informe Anual, 1992 (Ministry of Public Health, Havana, Cuba, 1993).

[18]. A. Marrero, J. A. Caminero, R. Rodríguez, N. E. Billo, Thorax 55, 39 (2000).

[19]. D. Kuntz, Int. J. Health Serv. 24, 161 (1994).

[20]. G. C. Román, Neurology 44, 1784 (1994).

[21]. The Cuba Neuropathy Field Investigation Team, N. Engl. J. Med. 333, 1176 (1995).

[22]. G. C. Román, Ann. Intern. Med. 122, 530 (1995).

[23]. Public Law 106-387 - Appendix, Title IX - Trade Sanctions Reform and Export Enhancement Act, §901, 14 STAT, 1549A, pp. 67-73.

[24]. Cuba incominciò, allora, a comprare alimenti direttamente dagli USA e nel 2007 gli USA sono diventati il maggior fornitore di alimenti all'isola (39).

[25]. American Public Health Association, The Politics of Suffering: The Impact of the U.S. Embargo on the Health of the Cuban People (American Public Health Association, Washington, DC, 1993).

[26]. World Health Organization (WHO), Statistical Information System (WHO, Geneva, Switzerland, 2006);www.who.int/whosis/en/.

[27].Dopo aver regolato statisticamente i salari dei medici cubani (tra 216 e 324 dollari all'anno) alla media approssimata dei salari usamericani in medicina primaria (150000 dollari all'anno) [8], il costo sanitario in Cuba aumenta più di tre volte (1248 dollari per persona), cifra che é comparabile a quella di molti paesi europei.

[28]. F. R. Ochoa, Revist. Cubana Med. Gen. Integr. 19, 56 (2003).

[29]. A. J. F. Cardelle, Int. J. Health Serv. 24, 421 (1994).

[30]. G. Reed, Bull. World Health Organ. 86, 327 (2008).

[31]. L. T. Dresang, L. Brebrick, D. Murray, A. Shallue, L. Sulli- van-Vedder, J. Am. Board Fam. Pract. 18, 297 (2005).

[32]. M. Márquez, Lancet 374, 1574 (2009).

[33]. R. Y. Demers, S. Kemble, M. Orris, P. Orris, Fam. Pract. 10, 164 (1993).

[34]. H. Veeken, BMJ 311, 935 (1995).

[35]. C.N.N., Encuesta de C.N.N.: Tres cuartos están a favor de las relaciones con Cuba, 12 de abril de 2009;http://edition.cnn.com/2009/ POLITICS/04/10/poll.cuba/index.html#cnnSTCText.

[36]. F. Mullan, N. Engl. J. Med. 351, 2680 (2004).

[37]. United Nations, General Assembly overwhelmingly calls for end to United States embargo of Cuba, United Nations General Assembly, GA/10649, 30 de octubre de 2007;www.un.org/News/Press/docs/2007/ga10649.doc.htm.

[38]. J. Walte, “U.S. urged to ease Cuban embargo”, USA Today, 7 de marzo de 1995.

[39]. W. Weissert, “U.S. remains Cuba’s top food source, exported $600M in agricultural products to island in 2007″, Associated Press, 22 de enero de 2008.

[40]. Agradecemos a J. Kassirer, G. Reed, J.Kates, de la The Henry J. Kaiser Family Foundation, y a S. Montaña, un medico cubano, por haber revisados borradores de este manuscrito.

Toda correspondencia relacionada con este artículo debe dirigirse a pkdrain@stanford.edu

 

Fonte: http://www.sciencemag.org/cgi/content/full/328/5978/572 (Science, Vol. 328, n.º 5978, pp. 572-573).
Artículo original publicado el 30 de abril de 2010
Sobre los autores: Paul DrainMichele Barry
Traducido por Tlaxcala es la red internacional de traductores por la diversidad lingüística. Esta traducción se puede reproducir libremente a condición de respetar su integridad y mencionar a los autores, al traductor y la fuente.

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