IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Obama prolunga le misure del blocco contro Cuba |
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7 settembre 2010 - Deisy Francis Mexidor www.granma.cu |
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Il presidente statunitense, Barack Obama, ha notificato l’estensione delle sanzioni della Legge contro il Commercio con il Nemico, azione indirizzata a continuare il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba.
La Casa Bianca ha diffuso in un comunicato che Obama ha firmato un memorandum per la segretaria di Stato, Hillary Clinton, e per il titolare del Tesoro, Timothy Geithner, nel quale prolunga sino al 14 settembre del 2011 la legislazione.
Nel testo, Obama sostiene che "la continuazione durante un anno di queste misure riferite a Cuba conviene agli interessi nazionali degli Stati Uniti".
Con questa disposizione Washington reitera la sua posizione, sostenendo che il governo cubano è tuttavia un pericolo per la sicurezza del paese e quindi proibisce alle imprese statunitensi di fare affari con l’Isola.
La legge contro il Commercio con il Nemico, che data dal 1917 y fu approvata in vista dell’ entrata nordamericana nella la Prima Guerra Mondiale, ed impedisce che le firme nazionali commercino con i paesi che considerano ostili.
Questo rinnovo dell’ordinanza va al di là di tutto questo, e se i presidenti precedenti hanno prorogato questa legge annualmente, Obama prosegue, senza cambi, sulla stessa linea.
L’ultima estensione spirava il prossimo 14 settembre, ma ora il termine è stato portato alla stessa data del 2011.
Cuba è l’unico paese del mondo sottoposto alle sanzioni della Legge contro il Commercio con il Nemico, dato che nel 2008 l’amministrazione di George W. Bush decise di non rinnovare l’applicazione della misura alla Repubblica Popolare Democratica della Corea.
Fu questa la legislazione usata dal governo di John F.Kennedy per imporre una guerra economica che dura ancora oggi.
Durante la chiusura della sessione ordinaria dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, lo scorso 1º agosto, il presidente cubano, Raul Castro, avvertì che è vero che esiste meno retorica e si svolgono occasionali conversazioni bilaterali su temi specifici e limitati con gli Stati Uniti, ma che : "In realtà, il blocco si continua ad applicare e noi continueremo ad attuare con la serenità e la pazienza che abbiamo appreso in più di mezzo secolo".
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